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336 COSTANZO CARGNONI medesimo sangue volse finire per la Chiesa sua tutti i misterii pertinenti alla sa– lute, et per la salute degli huomini, et ogni santo dell'antico et novo Testamen– to, et ogni [7] fedele catholico et devoto christiano obediente della santa Roma– na chiesa, ha sperato et spera nella virtu et merito di quel precioso sangue ope– rare bene, osservare i divini precetti, frequentare i santissimi Sacramenti, perse– verare nella verità et fede catholica, schivare et fuggire ogni peccato, et ogni fal– sa opinione maledetta delle prave heresie, et ultimamente ottenere la salute; noi dunque dobbiamo fare il simile. Et perché, dapoi che [8] io vi feci alcuni ser– moni, molte et molte persone mi addimamdarono questa divotione posta in scrittura, accioché meglio l'havessero a memoria, ed io vedendo tanta affettio– ne, mi sforzai di scriverla, et metterla in questo ordine, il quale voi vedete. Però vi esorto nelle viscere della charità di Giesu Christo, che vogliate esser solleciti et frequento a pregare la Maestà Divina, che per la virtu et merito di tal predo– so sangue [9] ci liberi da ogni ruina. E che ci conceda abondantemente. Di Venetia, il cli XV Gennaio MDLXXIII [1573]. [10] AVVERTIMENTO A' TUTTI I LETTORI, I QUALI LEGGERANNO IL PRESENIB TRATTATO Benché, carissimi miei in Christo, tutti noi fideli dobbiamo esser grati alla divina Maestà, si perché gliè cosa degna, si perché ci ha fatto e fa di beneficii assai con la sua larghissima pietà, nondimeno in particolar per lo spargimento del precioso sangue del suo unigenito figliuolo Christo Gies11 Salvator nostro, gli siamo piu obligati, che per tutti gli [11] altri beneficii. La ragione il vuole, perché tutti gli altri beni, che habbiamo dalla pietosa mano di Dio, tutti sono finiti, et fatti perfetti per tale effusion del pretioso sangue di esso immaculato Agnello. Laonde, da tal beneficio ne habbiamo, che la morte restò morta, fu causata la vita, serrato l'inferno, tolto il peccato, conferita la gratia, vinto il de– monio, et dato a noi tanta et tal libertà, che con ubidire alli precetti del divino amore, et a' sacri consigli et evangeliche ammonitioni, cooperando bene alla di– vina gratia, possiamo diventare figliuoli di Dio, secondo la dottrina del serafico et angelico dottore Santo Tomaso 1 • Per tale effusione di sangue, è tolta l'ira et fatta la pace tra Dio e l'huomo, sia– mo riconciliati con la sua Maestà, togliendo l'obligo infinito, sendo, per tal divino misterio di sangue pretiosissimo, riscossi et lavati dalle nostre iniquità. Questo san 1 Cf. S. Th., III, q.48, art. 1-6; q. 49, art. 1-16: Opera omnia, XI, Romae 1903, 463-478.

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