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316 COSTANZO CARGNONI maggio 1575 fino al mese di ottobre 1577 come probabile vicario provinciale della provincia di Toscana; ma in una successiva nota corregge quest'ultima no– tizia, dicendo che egli non venne in Toscana nel 1575 come vicario provinciale, "ma perché 'inquisito', in qualche modo, sulla dottrina esposta del 'Sangue di Cristo' e sulla natura dell'omonima 'Compagnia' da lui eretta" 4 • E lo prova con un documento scoperto nell'Archivio Arcivescovile di Firenze che dà un "breve resoconto dell'esame critico compiuto da una commissione ecclesiasti– ca" sull'operetta citata e sulla "Compagnia del preziosissimo Sangue di Gesu Cristo", fondata dal cappuccino calabrese e inaugurata il 27 marzo 1573, giorno del Venerdi Santo, come riferisce il diarista Agostino Lapini, cappellano di S. Maria del Fiore: 1573. A di 27 di marzo, in venerdi, a ore 15, si dette principio e si creò, in S. Lorenzo di Firenze, la Compagnia del Sangue di Iesu Cristo, la quale si raguna in detta chiesa, sotto l'altar grande, sotto le volte. Ne fu causa e principio frate Silve– stro dell'Ordine de' cappuccini, qual predicò in detta chiesa l'anno 1572, la quare– sima. E detto frate per essere stato causa che questa Compagnia avessi principio, nel sopradetto di, lui proprio cantò la messa delle Piaghe, per darli buon principio, che fu la prima volta 5 • L'episodio di questa inaugurazione è confermato da alcuni memorialisti del sec. XVII-XVIII con ulteriori particolari, come quello di aver iniziato la predica col versetto: Rcdemisti nos, Domine, in sanguine tuo e di averla conclusa con l'altro: Passio Domini nostri Iesu Christi sit semper in cordibus nostris, mostrando "quanto utile e frutto sia la memoria del Sangue prezioso del nostro Signore", talmente che una quarantina di nobili fiorentini si infervorarono a formare il primo nu– cleo della nuova confraternita, con le sue costituzioni e capitoli "sottoscritti ed approvati da mons. Antonio Altoviti (t 1573) allora arcivescovo di Firenze". La confraternita si sarebbe radunata ogni venerdi dell'anno. Ad essa il cappuccino lasciò in dono il suo famoso e miracoloso "Crocifisso piccolo di metallo" da lui portato come cappellano militare nella battaglia navale di Lepanto del 1571 e col quale aveva animato i soldati cristiani contro i Turchi 6 • 4 G. Carlini, Silvestro... Un'ignorata vicenda devozionale, 14. 5 Cf. Agostino Lapini, Diario fiorentino di Agostino Lapini dal 252 al 1596, ora per la prima volta pubblicato da Giuseppe Odoardo Corazzini, Firenze 1900, 178s; anche in I Frati Cap– puccini. Documenti e testimonianze delprimo secolo, a cura di Costanzo Cargnoni. II, Perugia-Roma 1988, 457; e in Fra Noi 13 (1996) 9. 6 Firenze, Biblioteca Riccardiana, Cod. 1947 (M.emorie della città di Firenze), ff. 351v-352r, 357v; Firenze, Archivio Arcivescovile, CRC 6, fase. 22: Capitoli della Compagnia delpreziosissimo Sangue di Gesu Christo sotto la volta di S. Lorenzo - 16 aprile 1718 (nel Proemio); Firenze, Archi-
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