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LA DEVOZIONE AL SANGUE DI CRISTO DI SILVESTRO DA ROSSANO 329 nella .verità et fede catholica, schivare et fuggire ogni peccato, et ogni falsa opinio– ne maledetta delle prave heresie, et ultimamente ottenere la salute; noi dunque dobbiamo fare il simile 37 • La "Compagnia et Scale della Humiltà di Veneti.a" era una confraternita mariana che si riuniva presso la chiesa di Santa Maria dei Servi già nel 1343 e che nel 1359 aveva stipulato con il loro priore generale, frate Vitale da Bologna, presente a Venezia, una permuta di terreno per l'edificazione di una casa per le riunioni. La sua matricola (o mariegola), in cui erano stati codificati gli impegni reciproci dei frati e dei confratelli laici, portava la data del 25 marzo 1343 ed era poi stata successivamente modificata nel 1359 e 1366, come risulta da un opu– scolo a stampa, realizzato nel 1728 in occasione di una controversia tra i frati e la scuola, ormai detta dell'Annunziata dei Servi3 8 • Silvestro da Rossano era stato invitato nel loro oratorio "per farvi alcuni sermoni spirituali" ed egli, col permesso dei superiori, aveva volentieri accetta– to. Tra i diversi insegnamenti devoti, aveva anche insegnato la "devozione dei 12 Pater nostri" per le 12 effusioni di sangue di Gesu. L'intento era anche di pregare per la pace della cristianità contro le "pericolosissime ruine, stragi et mortalità, et altre miserie che sogliono succedere dalle guerre, permesse da la Maestà Divina per li nostri peccati, operate dalli infedeli et dalli heretid inimid d'Iddio con instinto diabolico" 39 , contro le "crudeli furie degli infideli" e la "nefanda vita et falsa dottrina delli heretici, onde possiamo far con pace et quiete christiana il suo santo servitio" 40 • Il cappuccino era stato spettatore della violenza turca nella battaglia navale di Lepanto di due anni prima, e sapeva delle guerre civili francesi e del massacro di S. Bartolomeo del 2 agosto 1572, e con la sua foga oratoria, "secondo quella gratia et spirito che mi donò il Signore per sua misericordia", come egli scrive, presentava in modo drammatico i suoi "calamitosi tempi", per eccitate ad una "rinovata divotione et memoria di que– sto precioso sangue" cosi da "placare la ira di Dio" 41 • Per dare ordine al suo libretto, divide la materia in sei "annotazioni": 1) Quante volte Cristo sparse il suo sangue; 2) i misteri da contemplare; 3) "gli atti contemplativi del sangue"; 4) il modo di "dire la devotione"; 5) il "modo di ora- 37 Modo di contemplare, 5-7. 38 Cf. R. Citeroni, L'Ordine dei Servi di Santa Maria nel Veneto. tre insediamenti trecenteschi: Venezia (1316), Verona (1324), Treviso (1346), Roma 1998, 159, nota 30; 263 e nota 11; 293, 334s, 349. 39 Modo di contemplare, 5. 40 Ibid., 13.

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