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324 COSTANZO CARGNONI giugno 1576, e poi 1nviato per conoscenza all'arcivescovado di Firenze, dal momento che il libro incriminato era stato stampato tre anni prima a Firenze dallo stampatore Giorgio Marescotti, in occasione dell'inaugurazione solenne della confraternita del preziosissimo Sangue, e perciò il cancelliere arcivescovile non abbia fatto altro che annotare la segnalazione nel libro di Cancelleria. Allora risulta chiara anche la composizione della commissione cardinalizia, che è la stessa Congregazione dell'Indice, ossia al primo posto il card. G. Sirleto (t 1585), che era bibliotecario del Vaticano a partite del 1557, uomo di grande cultura che partecipò a tutte le piu importanti iniziative erudite del Vaticano e fu probabilmente il membro piu zelante della Congregazione dell'Indice allor– ché si trattava di esaminare i libri; poi il card. arcivescovo di Bologna Gabriele Paleotti (t 1597), che però non risiedeva a Roma e partecipava solo inviando particolari consulenze; il domenicano card. Arcangelo de' Bianchi, il card. Felice Peretti da Montalto (t 1590), conventuale, che divenne poi Sisto V; e infme il card. domenicano Vincenzo Giustiniani (t 1582). Segretario era il conventuale Frate Antonio Posi 24 • A questo punto, però, dovrebbe ritornare verosimile il fatto che Silvestro da Rossano sia stato vicario provinciale della provincia di Toscana nel 1575- 1577, come in un primo studio G. Carlini aveva sostenuto. Trovandosi a Firen– ze, avrà potuto intervenire per applicare le indicazioni della congregazione del S. Ufficio relative alla sua "Compagnia del preziosissimo Sangue di Gesu Cri– sto" che denominò "Compagnia della Compunzione sotto il patrocinio del sa– cratissimo Sangue di Giesu Christo" 2 5. 3. La dinamica di una condanna effimera Per ricostruire ora la dinamica di questa condanna dobbiamo ricordare che dopo il 1572, per correggere e completare l'Index tridentino, vennero formate, su iniziativa delle autorità romane, numerose liste semi-ufficiali di libri proibiti, solo in parte pubblicate, di carattere piuttosto regionale o locale. Questi elenchi locali volevano solo segnalare, anche con testi a stampa, una lista di libri proibiti fissati a Roma e comunicati periodicamente a ciascuna diocesi. E avevano lo 24 Cf. Index de Rome 1590, 1593, 1596. Avec étude des index de Pam;e 1580 et Afunich 1582, par J.M. De Bujanda, Ugo Rozzo, Peter G. Bietenholz, Paul F. Grendler. Traduction de Claude Sutto. (Index des livres interdits, IX). Sherbrooke-Genève 1994, 24s, 272s. 25 Questa nuova denominazione, come scrive G. Carlini in Fra Noi 14 (1997) 15 nota 4, si legge nel "Proemio" dei "capitoli" della "Compagnia" rinnovati nel 1718. Cf. Firenze, Arch. Arciv., CRC 6, fase. 22.
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