BCCCAP00000000000000000000870

COSTANZO CARGNONI LA DEVOZIONE AL SANGUE DI CRISTO IN UN OPUSCOLO CENSURATO E FINORA IGNORATO DI SILVESTRO DA ROSSANO Introduzjone L'interesse per la figura del frate cappuccino Silvestro Di Franco da Ros– sano (1530-1596), soprattutto dopo l'importante convegno storico celebrato tre anni fa a Rossano Calabro nei giorni 16-19 maggio e di cui si attendono ancora gli atti1, ha suscitato nuovi problemi e richiesto un supplemento di ricerca stori– ca per risolvere un enigma che si ripropone ogni volta che si scorre la sua bio– bibliografia. Questo enigma riguarda un libretto spirituale di Silvestro da Ros– sano sulla devozione al sangue di Cristo, ripetutamente censurato e scomparso quasi subito dalla circolazione. Edito a Firenze dai torchi di Giorgio Marescotti nel 1573, porta questo titolo: Modo di contemplare et dire la devotione delpreciosissimo Sangue del Signore N Jesu Christo sparso pietosamente per noi. L'intervento inquisito– riale esige una sua giustificazione, che non può essere dimostrata senza cono– scere il punto di vista dei censori e il contenuto esatto dell'operetta incriminata. Un importante studio con documenti inediti redatto recentemente da Gia– como Carlini 2 , archivista provinciale dei cappuccini toscani, e una fortunata scoperta di una rarissima copia del volumetto, presso la Biblioteca Nazionale di Vienna3, rendono ora piu facile la soluzione dell'enigma. G. Carlini ha precisato la cronologia della permanenza di Silvestro da Ros– sano a Firenze, ossia nel 1572 come predicatore quaresimalista nella Basilica di S. Lorenzo dal 19 febbraio al 6 aprile, poi il 27 marzo 1573, poi dall'aprile- 1 Il convegno storico aveva per tema: "Padre Silvestro da Rossano (1530-1596). Un cappuccino, tra chiostri, pulpiti e strade d'Itali?.". 2 Cf. G. Carlini, Silvestro Di Franco da Rossano Calabro (1530-1596), Vicario Provindale in Toscana, in Fra Noi (Firenze) 13 (1996) 5-33; id., Silvestro Franco da Rossano Calabro (1530- 1596). Un'ignorata vicenda devozionale, ibid. 14 (1997) 13-15. 3 Quest'operetta, pubblicata a Venezia nel 1573 dallo stampatore Gabriel Giolito de' Ferrari, è contrassegnata con la segnatura: BE.1. W.64 e l'abbiamo consultata e studiata su un microfilm.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz