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TESTAMENTI E CODICILLI CAPPUCCINI NEL '500 141 Per quanto riguarda l'Ordine francescano - le cui esigenze di povertà ve– nivano estese, oltre che alla sfera personale, anche all'ambito comunitario 11 - il lascito dei beni personali era oggetto di una specifica presçrizione contenuta nella regola, in cui si impone ai novizi di spogliarsi "delle loro cose temporali" e di darle ai poveri, e inoltre di disporre "delle medesime liberamente secondo l'ispirazione del Signore" 12 • Tale prescrizione risulta ulteriormente ribadita nel successivo corpus legislativo dell'Ordine, ove non mancano disposizioni precise relative alla confezione dei testamenti. La prima menzione esplicita sul testa– mento dei novizi si ha già nelle costituzioni generali di Assisi del 1279, ove si proibisce ai testatori di riservare per sé parte dei beni 13 • Ulteriori disposizioni sullo stesso argomento si incontrano anche nella legislazione seguente, come ad esempio nelle costituzioni del capitolo generale di Assisi del 1354, dette comu– nemente Farineriane 14 , o in quelle di Giovanni da Capistrano, promulgate a La Verna il 24 settembre 1443 15 • 11 Sulla "novitas" francescana in questo ambito cf. G. Rocca, Testamento, 1131-1132. Piu tardi, nel terzo capitolo del Decretum de regularibus et monialibus, approvato nella sessione XXV del Concilio di Trento, si eccettueranno dal diritto di possedere in comune, oltre che in privato, i cappuccini e gli osservanti. Cf. Conciliomm Oecumenicomm Decreta, a cura di Giu– seppe Alberigo, Giuseppe A. Dossetti, Perikle-P. Joannou, Claudio Leonardi e Paolo Prodi, Bologna (Istituto per le Scienze Religiose) 31973, 777, 14-19: "Concedit sancta synodus om– nibus monasterii et domibus, tam virorum quam mulierum et mendicantium (exceptis do– mibus fratrum sancti Francisci cappucinorum et eorum, qui minorum de observantia vo– cantur), etiam quibus aut ex constitutionibus suis erat prohibitum, aut ex privilegio apostoli– co non erat concessum: ut deinceps bona immobilia eis possidere liceat". Per l'ambienta– zione storica del decreto e la relativa bibliografia cf. I frati cappuccini. Documenti e testimonianze delprimo secolo, a cura di Costanzo Cargnoni, vol. II, Perugia-Roma 1988, 330-335. Dal punto di vista canonico cf. anche J. I<aps. Das Testamentrecht, 99-99. 12 Cf. Fonti Francescane, Padova 1980, p. 123-124, nn.77-78. 13 "Hi autem novitii [...] nihil pro se in testamento ve! alias retineant": Michael Bihl, Statuta generalia Ordinis edita in capitulis generalibus celebratis Narbonae an. 1260, Assisii an. 1279 atque Parisiis an. 1292 (editio critica et ,rynoptica), in Arch. Frane. Hist. 34 (1941) 42 (tutto l'art. 13- 94, 284-358). 1 4 "Huiusmodi autem novitii ante professionem sint expropriati omnino et nihil pro se in testamento ve! alias faciant reservari": Michelangelo da Napoli, Chrono!ogia historico-!ega!is, vol. I, Neapoli 1650, 65; Domenico De Gubernatis, Orbis seraphicus. Historia de tribus Ordini– bus.. ., vol. III, Romae 1684, 50; Bu!lariumJranciscanum sive Romanorum pontijìcum constitutiones, epistolae, diplomata. .. , voi. VI, Romae 1902, 640; M. Bihl, Statuta generalia Ordinis edita in capitulo generali an. 1354 Assisii celebrato communiter Farineriana appellata, in Arch. Frane. Hist. 35 (1942) 86 (tutto l'art. 35-112, 177-235). 15 "Et illi, priusquam recipiantur ad pannos probationis, si possunt commode sua bo– na, si qua habent, pauperibus erogare, instruantur, ut de illis faciant testamentum et de rebus

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