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140 VINCENZO CRISCUOLO testamenti di novizi osservanti 5 • A questi vanno aggiunti altri 4 testamenti di novizi minatitici fiorentini, rogati tra il 24 aprile 1298 e il 7 novembre 1299 6 • Nell'ambito della sola Osservanza va ancora annotata la conoscenza del testa– mento di Ludovico Tenaglia da Fossombrone, rogato durante il noviziato fatto a Cupramontana il 18 settembre 1517, quindi otto anni prima del suo passaggio alla nuova riforma dei cappuccini 7 • Ancora a titolo di informazioni preliminari, basta tener presente che la ne– cessità e l'obbligatorietà per i novizi di fare testamento prima della professione derivavano direttamente da uno dei consigli evangelici, e specificamente dal voto di povertà 8 • Una prima codificazione riguardante i lasciti testamentari di quanti si dedicavano alla vita monacale si trova già nel corso del quinto secolo, . prima con le leggi degli imperatori Teodosiano e Valentiniano nel 434, poi con quelle di Valentiniano e Marciano nel 454, e finalmente con il codice di Giusti– niano9. In ambito ecclesiastico, e specificamente riguardo alla "testandi licen– tia", la prima decretale pontificia si deve a Gregorio VII 10 • s Cf. Cesare Cenci, Documentazione di vita assisana 1300-1530 (Spicilegium Bonaventuria– num, 10-12), 3 voli., Grottaferrata 1974-1976: per l'elenco dei testamenti dei novizi cf. vol. III, 144-145, alla voce Testamentum novitiorumMin. e novitiorum Obs. 6 Si tratta dei novizi Giovenale, Francesco, Falco e Cardinale, tutti di Firenze: per il re– gesto dei loro testamenti cf. Cesare Cenci, Costituzioni della provincia Toscana tra i secoli XIII e XTV; in Studi Francescani 79 (1982) 402-402 (tutto l'art. 369-409, e 80 [1983] 171-206), ora anche in Id., L'Ordine francescano e il diritto. Testi legislativi nei secoli XIII-XV (Bibliotheca eru– ditorum, 15), Goldbach 1998, 142-143 (tutto l'art. 109-186). Non rientra nella categoria dei testamenti fatti durante il noviziato quello dd converso francescano Parisino di Vicenza, rogato dal notaio Bomporto fu Porto de Porti nel convento vicentino di San Lorenzo il 13 febbraio 1334 e pubblicato per intero da Michela Apolloni, Testamenti afavore deifrati minori di S. Lorenzo a Vicenza tra 1280 e 1348, in Il Santo. Rivista antoniana di storia dottrina arte 30 (1990) 230-232 (tutto l'art. 181-237). 7 Il testo viene riportato in Callisto Urbanelli, Storia dei cappuccini delle Marche, parte pri– ma, vol. III/1: Documenti 1517-1609, Ancona 1984, 35-36. Cf. anche Id., Ll,dovico Tenaglia da Fossombrone ela riforma cappuccina, in ùdovico da Fossombrone el'Ordine dei Cappuccini (Bibliotheca seraphico-capuccina, 44), a cura di Vincenzo Criscuolo, Roma 1994, 103-105 (tutto l'art. 99- 147). Per quanto riguarda i testamenti di altri tre novizi osservanti, uno dei quali si chiamava Battista da Monteciccardo, cf. Id., Storia dei cappuccini delle Marche, parte prima, vol. I: Origini della riforma cappuccina 1525-1536, 191s, note 22 e 25. 8 Per un'informazione sommaria, anche a livello bibliografico, cf. la voce Testamento di Giancarlo Rocca in Dizionario degli Istituti di Peifezione, vol. IX, Roma 1997, 1131-1135. 9 Al riguardo cf. J. Kaps, Das Testamentrecht, 81-83; G. Rocca, Testamento, 1131. 10 Cf. J. Kaps, Das Testamentrecht, 83.

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