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TESTAMENTI E CODICILLI CAPPUCCINI NEL '500 169 Dati storici desumibili dai testamenti. - Dai testamenti rinvenuti emerge evi– dente la ricchezza di elementi storici che da essi promana. Il primo di essi è l'esistenza stessa di molti frati, non segnalati nei necrologi provinciali e la cui testimonianza è possibile attestarla solo dai testamenti. Su cinquanta frati, autori di testamenti e codicilli, ben quattordici ricevono l'unico attestato della loro esi– stenza dai lasciti testamentari. Ma anche per gli altri frati, pur noti da altre fonti, i testamenti apportano un numero considerevole di dati. Spesso infatti è possibile conoscere, oltre il nome, anche il cognome e quindi la casata di essi, con la specificazione com– pleta della composizione del nucleo familiare di appartenenza e di rapporti di parentela piu vasti. In alcuni casi è possibile anche conoscere con una certa pre– cisione l'estrazione sociale o almeno lo status sociale di essi e anche la profes– sione esercitata prima di entrare al noviziato dei cappuccini. Due di essi ad esempio, Francesco da Città di Castello 264 e Francesco da Spello 265 , erano già sacerdoti e quindi appartenenti allo stato clericale. Francesco da Assisi doveva essere un tessitore, ritrovandosi in possesso di "massaritias ad telarium texendi telas" e proprietario di molte partite di panno e di "vestes et intusias mulie– bres"266. E lo stesso mestiere di tessitore, o forse piu propriamente di commer– ciante di panni, doveva esercitare Gregorio da Leonessa, dal momento che la– scia in eredità quasi esclusivamente varie braccia di panno di varia qualità e dif– ferenti colorazioni 267 . Bonaventura Elisei da Foligno esercitava invece la profes– sione di medico, e nel suo testamento nomina i libri e alcuni "ferri" del suo me– stiere, "quibus in eius studio usus fuit" 26 8. Dai testamenti si evince con immediatezza soprattutto la disponibilità fi– nanziaria e i beni posseduti da ognuno. Alcuni novizi erano certamente molto poveri e forse non possedevano niente: si vedano i testamenti di Lucito da Ter– ni2G9, Nicola da Montignano 270 o Stefano da Melezzole 271 • Di ridotte disponibi– lità economiche dovevano essere anche Giovanni da Città della Pieve, che lascia solo "unum mantum saggie" e "unam vestem simplicem fratesche" 272 ; Silvestro 264 Cf. Appendice documentaria, doc. 18. 265 Cf. Appendice documentaria, doc. 52. 266 AST, Notarile Amelia, vol. 290, f. 267v. 267 Cf. Appendice documentaria, doc. 25. 268 Cf. Appendice documentaria, doc. 26. 269 Cf. Appendice documentaria, doc. 14. 210 Cf. Appendice documentaria, doc. 46. 211 Cf. Appendice documentaria, doc. 51. 212 AST, Notarile Narni, vol. 89, f. 253v.

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