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TESTAMENTI E CODICILLI CAPPUCCINI NEL '500 147 troppo in modo molto sommario e senza precisa delimitazione cronologica, in un recente studio del compianto archivista cappuccino Jean Mauzaize 31 . Per quanto riguarda la documentazione oggetto del presente studio, la ri– cerca documentaria ha consentito il rinvenimento di 58 pezzi, tra testamenti, codicilli, procure e verifiche testamentarie, emessi da 50 novizi cappuccini um– bri. Prima di segnalarne le caratteristiche e il contenuto, si ritiene opportuno presentare brevemente i nomi dei testatori, tenendo presente che i primi tre di essi fecero il noviziato a Narni, nel convento di Santa Croce o "dei Cappuccini vecchi" 32 dal 1567 al 1572, mentre tutti gli altri, dal 1573 alla fine del secolo XVI, trascorsero l'anno di prova nel convento di San Giacomo ad Amelia 33 • 4. I testatori cappuccini umbri del Cinquecento I nomi dei 50 novizi cappuccini della provincia dell'Umbria, che hanno fatto testamento dal 1567 al 1598, sono i seguenti: 31 Cf. Jean Mauzaize, Les testaments ''ante professionem" des capucins pan'siens aux XVI• et XVII• siècles, in Histoire des croyants, mémoire vivante des hommes. Mélanges Charles MtJlette, Abbe– ville 1989, 599-609. Tra gli autori dei vari testamenti, segnalati alle pag. 602-604, compaiono anche nomi di grande rilievo, quali ad esempio quelli di Angelo da Joyeuse o Giuseppe Le– dere du Tremblay da Parigi. 32 Su questo convento, che è il primo dei due conventi cappuccini fondati a Narni, cf. I conventi cappuccini nell'inchiesta del 1650, Il: L'Italia centrale (Monumenta Historica Ordinis Mi– norum Capuccinorum, 16), a cura di Mariano D'Alatri, Roma 1984 [in seguito: MHOC XVI], 166-167; numerose notizie sulla fondazione, che va fatta risalire ·al 1530, e sulla storia successiva del convento si incontrano anche in Francesco da Vicenza, Origine e sviluppo della Provincia Serqftca, in Quarto centenario della Provincia Serqftca dei Minori Cappuccini, Assisi 1930, 12 (tutto l'art. 9-30, recentemente ripubblicato in Francesco da Vicenza [1880-1956] archivista dei cappuccini umbri. Miscellanea delle sue ricerche storiche, Assisi 1997, 7-34). Cf. anche V. Criscuolo, Girolamo Mautini da Nami (1563-1632), predicatore apostolico e vicario generale dei cappuccini (Bi– bliotheca seraphico-capuccina, 54), Roma 1998, 603 (indice), e Id., Lineamenti bio-bibliogrqftci de Girolamo Mautini da Nami (1563-1632), in Girolamo Mautini da Nami el'Ordine dei Frati Mino– ri Cappuccini fra '500 e '600 (Bibliotheca seraphico-capuccina, 56), a cura di V. Criscuolo, Roma 1998, 233-329, spec. 247-248 e 259. Va notato che uno dei primi novizi che trascorse l'anno di noviziato a Narni fu Raniero da Borgo San Sepolcro, che nel 1534 vi risiedeva in– sieme a Bernardino Cioli da Colpetrazzo: al riguardo cf. V. Criscuolo, Fra Raniero da Sansepol– cro cappuccino tipico degli inizi dell'Ordine, in L'« historia » cappuccina vissuta e raccontata nel Cinque– cento: Bernardino da Co!petrazzo (1594), Raniero da Sansepolcro (1589). Atti del convegno tenuto a Todi 13-14-15 maggio 1994, a cura di Carlo Amadei, Todi 1995, 92-93 nota 15 (tutto l'art. 87-104). 33 Dal 1573 fino ai nostri giorni il convento San Giacomo Apostolo di Amelia, salvo brevi parentesi dovute a restauri, è sempre stato luogo di noviziato. Sul convento di Amelia cf. MHOCXVI, 135-136.

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