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134 GIOVANNA CASAGRANDE esaurimento 33 • Nei protocolli si rinvengono atti privati di vario genere: a) testa– menti dove le terziarie (secolari e regolari) sono sia testatrici che destinatarie di lasciti; b) vendite; c) compere; d) quietanze; e) donazioni; f) designazioni; g) nomine di procuratori; h) verbali di riunioni capitolari; i) professioni; 1) doti. Le terziarie agiscono da sole o con qualche altra o in sintonia con la comunità (di cui sono ministre) o tramite e/o con procuratori. Né il "fondo notarile" in quanto tale esaurisce la possibilità di disporre di protocolli. La serie Contratti vari del fondo Ospedale della Misericordia è costituita di protocolli li confluiti es– sendo questo il grande ente assistenziale della città. Atti notarili nella forma di singoli originali (pergamene sciolte) costituisco– no in gran parte il corpus delle varie serie del fondo Corporazioni religiose sop– presse (S. Francesco al Prato, S. Domenico, Monte Marcino, S. Antonio da Pa– dova...); lo stesso fondo Ospedale della Misericordia vanta un imponente "diplomatico". Tutti questi fondi menzionati sono conservati presso l'Archivio di Stato. Per quanto riguarda gli archivi ecclesiastici presso il monastero di S. Agnese (oggi Clarisse) si trova un certo numero di pergamene relative al tempo delle terziarie (francescane). Se gli atti notarili sono senza dubbio la via maestra per entrare in questo "universo al femminile", non vanno trascurate altre fonti. Le fonti legislative - intese soprattutto come delibere di consigli dell'autorità cittadino-comunale (Riformanze) - lasciano emergere suppliche, concessioni, interventi di sostegno. Fonti fiscali come i Catasti evidenziano lo status patrimoni~e di singole comunità (incluse tra gli absentatz) e nel caso di Madaluccia ·di Nucolo hanno consentito l'evidenziazione di una "personalità". Anche le fonti amministrative nella misura in cui registrano contributi ed elargizioni possono essere utilmente impiegate. Sono rimaste inesplorate le fonti giudiziarie. Per quanto riguarda gli atti pubblici ovviamente s'impo~ngono le lettere pontificie in gran parte edite nel Bullarium Franciscanum, ma talvolta rinvenibili anche in originali nelle serie, ad esempio, del fondo Corporazioni religiose sop– presse (S. Antonio da Padova). Sono tutti testi importanti per la vita e l'evoluzione di congregazioni e comunità nella misura in cui contengono con– cessioni, privilegi, riconoscimenti, ordini e disposizioni; in taluni casi si tratta di interventi specifici e particolari che possono essere di grande interesse come la 33 Ciò che vale anche per Assisi cf. C. Cenci, Documentazione di vita assisana 1300-1530, 3 voli., Grottaferrata 1974-1976; per Foligno/Angelina da Montegiove cf. Biografie antiche.

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