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132 GIOVANNA CASAGRANDE ca-S. Agnese. Maddalena fece professione nelle mani della ministra Madaluccia nel 1397; nel 1415 doveva avere raggiunto una sua "importanza" se è designata erede universale in un gruppo di sette terziarie. La conferma di un suo "peso" nel giro delle terziarie si ha da un atto del 1417, quando un assisiate cede a tre terziarie, tra cui Maddalena, case ed orto in Assisi. Nel 1420 risulta erede del fratello Matteo e nel 1423, suora in Valfabbrica, agisce in qualità di erede. Nel 1426 Maddalena acquista una casa a Perugia in porta S. Angelo e da quest'anno in poi Maddalena compare ministra fino al 1451. Maddalena di Maffuccio è attiva in tutto: è designata erede universale (da sola e insieme a consorelle); fidecommissaria; riceve donazioni; fa donazioni; compra; vende; fa quietanze; nomina procuratori; è a sua volta nominata procu– ratrice dalle consorelle; accoglie professioni; a lei sono dirette lettere pontificie o comunque di lei parlano come "autorità" che ha inoltrato petizioni. Maddalena proveniva da un dignitoso retroterra economico-sociale, non riconducibile ad una condizione nobiliare, ma piuttosto al mondo dell'arti– gianato (familiari compaiono legati al settore dell'oreficeria). b) Margherita la vedova La personalità della perugina Margherita di Onofrio 30 , figlia del legum doctor Onofrio di Angelo, vedova di Averardo di Petruccio dei nobili di Montesperel– lo, famiglia di antica nobiltà, sorella di Giacomo iscritto all'arte della mercanzia (piu volte priore), si pone come figura-ponte tra Foligno e Perugia. Margherita fece professione nella chiesa di S. Francesco di Foligno davanti alla ministra Angelina da Montegiove nel 1427. L'anno seguente sistema i suoi rapporti con il mondo familiare. Compare presente in S. Anna di Foligno ripetutamente an– che come ministra, qualificata quale ministra generale negli anni 1440, 1441, 1442, 1447, 1458; è presente nella comunità di S. Antonio di Perugia della quale in taluni anni appare anche ministra (1444, 1448, 1449, 1455, 1462). Un solido retroterra familiare, il contatto con il mondo dei legum doctores Ua figlia Eufemia sposò il giurisperito Mansueto dei Mansueti], la possibilità di una vasta rete di conoscenze hanno contribuito a fare di Margherita un personaggio di "qualità" che, una volta conclusa la vita matrimoniale, proprio nell'ambito della corrente terziaria trovò un suo spazio non indifferente. Margherita non si re-incorpora nella famiglia paterna, né rimane nella famiglia del marito, né acce– de a seconde nozze, ma non perde attivi legami con il mondo (stretto appare il 30 Ibid., 253-256.

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