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1. Preambolo GIOVANNA CASAGRANDE IL MONDO DELLE DONNE PENITENTI NEGLI ARCHM UMBRI: NATURA, AMPIEZZA E IMPLICAZIONI DELLE TRACCE DOCUMENTARIE Angelo degli Ubaldi (fratello di Baldo e di Pietro, 1328-1400ca) nella In– tetpretatio ad decimum !ibrum Codicis 1 affronta la questione se le donne possano essere chiamate a ricoprire honores et munera. Il giurista articola i munera [=pre– stazioni, obblighi, doveri, offici] in tre categorie: persona!ia, patrimonia!ia, mixta. Nell'addentrarsi nei munera persona!ia il giurispedto procede ad un'ulteriore ri– partizione: vi sono dei munera personali che hanno con sé annesso l' honor e pertanto sono indicati come honores; altri invece hanno con sé annessa l'utilità e sono detti sordida (munera sordida); altri ancora non implicano né onore né utilità e sono chiamati munera simplicia. Circa la prima specie di munera l'honor consiste nell' administratio della respub!ica [cioè della cosa pubblica] con (relati– vo) grado di dignità; Angelo si addentra ulteriormente nella materia e chiarisce che l'accesso agli honores è proibito agli infamati (infames de iure ve! de facto); l' honor cum administratione non può essere concesso ai minori, senza l' administratio invece può essere loro concesso. Alle donne senza dubbio competono gli ho– nores sine administratione; ed Angelo infatti chiaramente scrive: Honores vero cum administracione, non reperio in iure concedi mulieribus, ni– si hodie de iure canonico abbatissis monialium. Item in dominabus, quae sunt mi– nistrae soroizum tertii ordinis sancci Francisci. Item in mulieribus praeexcellenci– bus, ut in.teginis et comicissis, quae quandoque succedunt in comitatu ex consue- 1 Il testo in Baldi Ubaldi Pemsini, In VII, VIII, IX, X et XI Codicis !ibro.r commentaria, Ve– netiis 1599, 279 rv. Per un commento da me tenuto presente cf. M. T. Guerra Medici, L'aria di città. Donne e diritti nel comune medievale, Napoli 1996, 17-18.

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