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60 PIETRO MARANESI livello cronologico attestato nella RnB III 1-3, si passa alle tre categorie, dove i laici "scientes litteras" tenevano ancora uniti in qualche modo i chierici e i laici nell'ufficio divino (RnB III 4-10), fino all'ultima tappa presente nella RB dove i due gruppi sono perfettamente e definitivamente distinti 75 • Un altro elemento che testimonia una trasformazione nell'Ordine, questa volta di tipo intellettuale, è riscontrabile ancora nelle norme liturgiche sempre del capitolo III, quando Francesco dà le direttive per l'uso dei libri nella pre– ghiera. Al capitolo III della RnB si legge: Et libros tantum necessarios ad implendum eorum officium possint habere. Et laicis etiam scientibus legere psalterium liceat eis habere illud. Aliis vero nescienti– bus litteras librum habere non liceat. Due sono gli elementi che vanno evidenziati nel testo di Francesco: il pri– mo è l'obbiettivo della norma, interessata esclusivamente a stabilire quale sia il rapporto libri-preghiera; il secondo aspetto, legato a questo, riguarda la deter– minazione di quali e quanti libri potevano essere presenti nella fraternità: "libros tantum necessarios ad implendum eorum officium", concedendo questa possi– bilità espressamente anche ai laici 76 ; in tal modo, stabilendo "leciti" i libri "tan– tum necessarios" alla preghiera liturgica, di fatto Francesco limitava-eliminava tutti gli altri libri 77 . Nell'unico passaggio - se si fa eccezione per quello che si trova nel capitolo 3 della RB e di cui ci occuperemo subito - in tutti gli scritti in cui Francesco tratta espressamente dei libri e del problema della loro presenza nei conventi 78 , egli di fatto limita il loro uso alla sola preghiera liturgica. 75 A conclusione della sua analisi sulle norme presenti nelle due regole S. J. P. van Dijk nota: "The Rule of 1221 was an integral expression of Francis' personality and no more than a concession to the growing brotherhood and the religious practices of his way. The final Rule is more than a clearer codification by an expert lawyer. It is the ex– pression of clerical and monastic tendencies by which a secular Office was saved but, like so many things in the Order, grafted on monastic tradition" (The Origins oj the Modern Ro– man I.itttrgy, 212) 76 Strana la svista di R. Manselli, il quale riferendosi a questo testo della RnB osserva che "è permesso il possesso [dei libri] ai soli fratelli chierici" (Nos qtti cum eofttimtts, 178) 77 Per S. J. P. van Dijk in questo comando di Francesco emerge l'opposizione, forte– mente sentita dal Santo, tra povertà e obbligo liturgico, superata mediante questa concessio– ne limitata ai soli libri necessari (cf. The Origins oj the Modern Roman Litttrgy, 195-6). 78 Vi è un secondo passaggio riguardo ai libri presente anch'esso nella RnB al c. VIII, v. 3, dove essi sono trattati in relazione al denaro, ma non come problema principale: "Unde nullus fratrum ubicumque sit et quocumque vadit aliquo modo tollat nec recipiat nec recipi faciat pecuniam aut denarios neque occasione vestimentorum nec librorum nec ...".

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