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SAN FRANCESCO E GLI STUDI 53 Patris" perché da lui posseduto e costantemente usato fino alla morte 54 . Indi– pendentemente dalla veridicità del fatto, il racconto sul novizio costituisce una specie di contenitore nel quale sono riuniti un'ampia serie di logia di Francesco che rivelano nel Santo, almeno secondo l'importante testimonianza di Leone, un profondo sospetto nei confronti degli studi per il pericolo presente in essi di mettere a rischio la vocazione della semplicità e della povertà. Un episodio raccontato dalla Compilatio (n. 18) e ripreso anche dallo Specu– lum peifectionis, e anch'esso riconosciuto come appartenente al materiale leoni– no55, permette di fare un passo in avanti, gettando luce su di una possibile ten– sione e rottura tra l'intentio di Francesco circa il posto "limitato" da dare agli studi, e il desiderio di alcuni frati di imprimere una svolta piu decisa all'organiz– zazione dell'Ordine. Un gruppo di "fratres sapientes et in scientia docti" nel Capitolo delle Stuoie, celebrato "con molta probabilità o certezza il 1223" 56 , aveva invitato il cardinal Ugolino, presente nella riunione, a parlare con France– sco affinché, ispirandosi ad altre Regole, in particolare quella di s. Benedetto e di s. Agostino, desse assetto piu ordinato all'Ordine ("ordinate vivere"), intro– ducendo delle direttive atte a rendere la loro fraternità una realtà organizzata e strutturata e includendo sicuramente anche delle richieste riguardo agli studi. La risposta di Francesco, riferita dalla fonte biografica, indica chiaramente quali fossero i problemi sottesi e quali le intenzioni del Santo: Fratres mei fratres mei Deus vocavit me per viam simplicitatis et ostendit mih.i viam simplicitatis [...] Et dixit Dominus mih.i quod volebat quod ego essem unus novellus pazzus in mundo et noluit nos ducere Deus per aliam viam quam per istam scientiam; sed per vestram scientiam et sapientiam Deus vos confundet 57 • È difficile stabilire quale attendibilità storica abbiano questi testi, difficile cioè determinare quanta parte del Francesco qui presentato appartenga allo spi– rito deluso dei primi compagni contrari alle scelte "intellettuali" fatte nell'Or– dine negli anni '30 e '40, e quanta parte corrisponda invece al Francesco storico, 54 Cf. lo studio di S. J. P. van Dijk, The Breviary oj Saint Francis, in Frane. St. 9 (1949) 13- 40. 55 Si tratta infatti del IV testo individuato da E. Pasztor, Frate Leone testimone di san Fran– cesco, 61-62. 56. L. Di Fonzo, L'apostolato intellettuale, 579, dove (cf. 478-479) vengono offerti una se– rie di argomenti per motivare la datazione che viene altrimenti collocata o nel 1219 o nel 1221; recentemente l'autore è ritornato sulla questione della datazione del capitolo delle stuoie concludendo che riguardo alla data fissata nel 1223 "si può essere moralmente certi" (I/famoso capitolo delle stuoie O. Min. nel 1223, in MF98 [1998] 382). 57 Compila/io, 18, 5-6.

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