BCCCAP00000000000000000000863

774 PAOLO MARTINELLI quella del peccato 46 • Se e vero che in tale evento figura transit in veritatem, che queseo novum datfiguris terminum, e che pertanto Gesu appare come il vero agnel– lo immolato fin dalla fandazione del mondo ( 1Pt 1, 18-20), tuttavia quesea unicita di Gesu e del suo dono non rimane isolato in se stesso: l'istituzione dell'Eucaristia avviene in un gesto comunionale; Gesu non istituisce in solitudine l'Eucaristia. Egli mangia quesea pasqua insieme ai "suoi" e in tal modo li coinvolge in quel gesto sacramentale nel suo stesso sacrificio, affidando tale memoriale alla loro liberta 47 : fate questo in memoria di me. In tal senso, nella istituzione dell'Eucaristia abbiamo anche contemporaneamente l'istituzione del sacerdozio ordinato 48 che rende pos– sibile nel tempo lo sviluppo della logica sacramentale cui ogni credente e chiamato. Vorrei qui far notare che, in un cerro senso, l'esortazione apostolica vede nel gesto particolare del coinvolgimento dei dodici nel banchetto eucarístico un'eco del coinvolgimento originario della liberta di Maria nel mistero dell'incarnazione. 2. La coincidenza di istituzione dell'Eucaristia e dell'Ordine comporta la ne– cessita della assunzione della forma eucaristica nella esistenza sacerdotale4 9 • Da qui ci puo forse essere utile riprendere una terminología classica in relazione al sacra– mento: l' ex opere operato. Certamente non e in forza della santita propria che i sa– cerdoti possono celebrare validamente l'Eucaristia. Da qui si capisce l'intrinseca ragionevolezza del sacerdozio ordinato che solo fornisce la potestas in nessun modo deducibile della coerenza del soggetto. Ma guai a pensare che queseo possa in qual– che modo esimerci della tensione alla conformazione della nostra vita al sacrificio che celebriamo, alla santita come autentico ed affascinante ideale di vita. Si deve 46 Cf. Sea 9-11. 47 Cf. Sea 11; 14-15. 48 Cf.Sea 23. 49 Per una teología del ministero ordinato cf.: J. Saraiva Martins, Il sacerdozio ministeriale, Roma 1991; P. Chauvet, Pour une théologie du sacerdoce, Paris 1992; S. Dianich, Teología del ministero ordinato, Cinisello Balsamo 1993; R. Arnau García, Orden y ministerios, Madrid 1995. Cf. J. Colson, Ministere de]ésus-ehrist ou le Sacerdoce de lEvangile, París 1966; J. Galot, Teologia del sacerdozio, Firenze 1981; G. Greshake, Priestersein, Freiburg 1982 (tr. it.: Essere preti. Teología e spiritualita del ministero sacerdotale, Brescia 1984); Le ministere et les ministeres selon le Nouveau Testament, dossier exégétique et reflexion théologique, sous la direction de J. Delorme, Paris 1974; G. Moioli, Scritti sulprete, Milano 1990. G. Martelet, Teología del sacer– dozio. Duemila anni di ehiesa in questione, Brescia 1986. K. Rahner, Esistenza sacerdotale, in Idem, Saggi sui sacramenti e sull'escatologia, Roma 1969, 265-305; A. Vanhoye, Sacerdoti antichi e nuovo sacerdozio, Leumann (To) 1985.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz