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PRESENTAZIONE Il titolo del presente volume, Clavir scientiae, fa diretto riferimento al passo del vangelo cli Le 11,52: nel contestò evangelico Gesu rimprovera i dottori della legge perché, pur avendo essi la chiave della scienza, non erano entrati nelle dimo– re della sapienza, né avevano consentito ad altri cli accedervi. Un discorso tutto diverso merita l'atteggiamento scientifico cli Isidoro Agudo da Villapacliema. In tutta la sua vita di studioso e di ricercatore, egli è riuscito col sudore della sua fronte a raggiungere e a pervenire al possesso della clavir scientiae, ma, invece cli tenerla stretta a suo personale vantaggio, con grande altruismo intellettuale ha dischiuso con essa a numerosi studiosi gli scrigni del sapere. Tale disponibilità è stata attuata soprattutto in due direzioni: la prima, cli carattere bibliografico; la seconda, di natura archivistica. Esse rispecchiano fon– damentalmente i due impegni contemporanei cli lavoro, ai quali padre Isidoro ha dedicato i suoi anni giovanili e la maggior parte della sua vita, sia in qualità cli direttore della BibJiographia Franciscana, sia come responsabile dell'Archivio Ge– nerale dei Cappuccini in qualità cli archivista generale. A questo va aggiunta la stesura annuale della cronaca sull'attività scientifica francescana, sempre ricca cli sollecitazioni culturali per tutti i cultori di francescanesimo. Tutti gli studiosi comunque, che nel corso cli lunghi anni hanno avuto bisogno cli notizie biblio– grafiche francescane e cli segnalazioni archivistiche, hanno trovato in padre Isi– doro una preziosa "clavis scientiae". In segno cli amore e di riconoscenza, in occasione del suo 80° complean– no, i suoi fratelli dell'Istituto Storico e qualche collaboratore esterno hanno de– ciso di dedicare a lui questo volume. Esso si apre con un profilo biografico e la rassegna bibliografica del festeggiato. Segue un saggio cli Pietro Maranesi sul problema degli studi nel pensiero francescano, e in particolare sull'analisi dell'ammonizione contenuta nel decimo capitolo della regola: Et non curent ne– scientes litteras, litteras discere. Di carattere filosofico-teologico sono i due saggi se– guenti, a firma rispettivamente di Camilla Bérubé sulla motivazione principale dell'incarnazione del Verbo di Dio nel pensiero bonaventuriano e scotista, e di Bernardino de Armellada sulla spiritualità di Guglielmo d'Ockham. L'argo– mento del saggio di Giovanna Casagrande riguarda le donne penitenti, preva– lentemente di ambientazione umbra, studiate nel contesto di documentazione archivistica finora inedita.
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