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490 BENEDICTVADAKKEKARA that they had not been taken into confidence when their General Superiors in Rome resolved to give up Bombay. In the face of the avalanche of letters of remonsttance from India, the Carmelite General Superiors appeared to back– ttack. ·rt was then that the Propaganda Fide intetvened forcibly, threatening the Carmelite Order with dire consequences for its Missions, if its Superiors were to go back on the decision they had already taken as regards the Vicariate of Bombay4 1• At this stage the Cannelite Genera! Superiors reacquired their poise and stood their ground. Accordingly they coerced their Fathers in Bombay into falling in line with the decisions already taken and which were then formally confirmed by the Propaganda 42 • Since the formula worked out for changing hands of the administration of the Vicariate of Bombay had hit a snag and consequently bad blood had been createci, the way the curtain fell on the long speli of service by the Carmelite Fathers there, betrayed a few isolateci events of an anticlimactic nature 43 • Some of these Fathers believed that since they had sweated blood in giving the Vi– cariate a formidable economie and administrative framework, they were entitled notificavi, in qua pater AncL:eas pattern lrenaeum valde monuit, ut in Bombay maneret, vel in Malabar se retraheret, eo quod mendacia, quibt:s Carmelitani missione privati fu.issent, apparere inciperent, et Romac res iam meliorem aspectum inducrcnt, etc. etc. Quam episto– lam propriis oculis ante paucos dies vidi". 41 AGCarm, Gran Mo§t/268-3. 42 AGCarm, Gran Mogul 268-e, Rome 21 March 1954: ''Trasmetto a V.R. copia della lettera di Mons. Bamabò in data del 13 corrente, con cui mi comunica ufficialmente le de– terminazioni ed ordini della S. C.ngne sanzionati dal S. PacL:e. In confonnità del solenne comando mi vien fatto in essa, prego, scongiuro, ed ingiungo a V.R., ed a tutti i ori. Missio– nari che si trovano nella Missione di Bombay a volere unitamente chinare il capo, ossequio– samente ricevere, e scrupolosamente eseguire quanto viene prescritto in detta lettera, racco– mandando a tutti la piu grande prude02a sia nel parlare che nello scrivere, e non solo di non fomentare, ma cercare d'impedire querele, sinistre interpretazioni, accuse, e qualunque atto di rivolta e d'insubordinazione a norma di quanto viene espresso nella sumentovata lettera. Al ricevere questa mia so bene qual giudizio e qual rimprovero si farà da codesti ori. Missio– naò tanto a me quanto ai ori. PP. Definitori Genli., ma tralasciando or di addurre ragioni a nostra giustificazione, aspetterò che il tempo faccia conoscere la rettitudine e sincerità del nostro operare. Nel raccomandare a tutti l'esatto adempimento di voleri di S. Santità li esorto a volersi meco unire nella rassegnazione e pazienza e a persuadersi che divido con tutte le pene ed angustie che soffrono". 43 Monl(me11ta A11astaJia11a, III, 68, Mgr Hartmann to Fr Salvator of Ozieri, the Capuchin Generai Minister, Bombay 12 March 1854: "Nam carmelitani missionarii iam valde offensi sunt, literas minaces calumniis ac seditione plcoas mittuot. De omnibus id haud dico; sed ad tempestatem et persecutionem excitandam pauci sufficiunt''.

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