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46 PIETROMARANESI partito nel 1266 dal capitolo di Parigi di distruggere tutte le fonti narrative su Francesco per assumere la Legenda maior di Bonaventura quale unica narrazione ufficiale della vita del fondatore28. Nel 1244 nel capitolo tenuto a Genova si de– cide di raccogliere materiale biografico su Francesco invitando coloro che l'ave– vano conosciuto a scrivere i loro ricordi. La Vitaprima di Tommaso da Celano, composta nel 1228/29, a ridosso della canonizzazione di Francesco, non basta– va piu: all'esigenza, che aveva guidato la penna di Tommaso, di proporre il Santo di Assisi come modello di santità per tutti i cristiani, si era sostituito il bi– sogno nell'Ordine di ripensare Francesco in relazione ai nuovi e laceranti pro– blemi sorti in seno alla fraternità minori.ti.ca . L'indagine documentaria promossa dal generale Crescenzio da Jesi nel 1244, aveva l'obbiettivo di offrite a Tomma– so del materiale nuovo - forse utilizzato già orahnente nelle dispute tra i frati-, perché venisse ordinato e desse vita ad una nuova biografia che ottenesse "la sospirata pacificazione" 29 delle lacerazioni spirituali che si stavano creando tra i frati. L'operazione "storiografica" porterà Tommaso da Celano alla stesura nel 1246-47 della sua Vita secunda o anche Memoriale. La domanda che da tempo assilla gli studiosi francescani riguarda la valu– tazione da dare su alcune opere giunte a noi anonime che sembrerebbero essere appartenute al materiale inviato al generale Crescenzio da Jesi: chi sono gli auto– ri e dunque quale è la datazione di questi opuscoli? Come e quanto di questo materiale venne utilizzato da Tommaso? E infine quale valore storiografico si può loro ascrivere nel tentativo di passare al di là del Francesco "ideale", per giungere al Francesco "storico"? Da tali enormi domande non ancora e forse mai pienamente risolte e alle quali sono stati dedicati fiumi di inchiostro, è fatta la "questione francescana". Tentiamo di riportare succintamente i dati piu o meno accettati dalla criti– ca30. Del materiale giunto fino a noi vi sono due coppie di opere che in qualche modo possono essere fatte risalire all'inchiesta e che costituiscono opere reda– zionali che assumono, con intenti diversi, quanto ricordato e raccontato da al- 28 Punto di riferimento nella ricostruzione che si proporrà, è E. Prinzivalli, Un santo da leggere: Fra11cesco d'Assisi 11e!percorso dellefa11ti alfa§q/iche, in Francesco d'Assisi, 86-89, le cui ipotesi storiografiche riguardo alla formazione e alla concatenazione delle varie biografie su France– sco ha ricevuto sosta.nziali approvazioni (cf. D. Solvi, Fra11cesco-Fra11cesca_nesin10: rmafa!sa etimo– logia?Note di lettura da 1111 libro recmte, in CF 67 [1997) 566; e anche le recensioni di F. Uribe, in Ant. 78 [1998] 174 e F. Accrocca, in Civiltà Cattolica, 149/III [1998] 338). 29 Ivi, 89. 30 Sulle varie fonti agiografiche nate dopo l'iniziativa di Crescenzio da Jesi e sulle loro caratteristiche redazionali e tematiche ancora ivi, 89-116.
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