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SAN FRANCESCOE GLI STUDI 39 definitiva risposta. Tuttavia ciò che è stato individuato come ipotesi sembre– rebbe; avere una certa conferma e, in ogni caso, un ampliamento di compren– sione da due rilievi storici relativi a Francesco e agli indizi del suo Ordine. Essi saranno introdotti e guidati da due domande che verranno poste al nostro testo del capitolo X della Regola. 1. Francesco contrario agli studi? Il primo ambito di ricerca e approfondimento può essere introdotto dalla seguente domanda: l'esortare i frati illetterati a non preoccuparsi di studiare per non perdere lo spirito del Signore e della sua santa operazione, nasce anche da un giudizio generale negativo di Francesco riguardo agli studi e alle lettere? Molti si sono occupati del problema sulla relazione tra Francesco e gli stu– di, senza poter giungere ad una risposta concorde. Le oscillazioni interpretative a riguardo erano già fissate nel primo quarto del nostro secolo, quando furono brevemente riassunte da Grat:ien de Paris nella nota finale delle sue pagine dedi– cate a Les idées de Saint François sur la prédication, /es études et la science nel suo ormai classico volume sulla storia dell'Ordine francescano del primo secolo 6 : mentre per Miiller e Sabatier Francesco era un convinto e costante nemico della scien– za, giudicata contraria allo spirito di vita che gli aveva rivelato il Signore, per il cappuccino Ilarino Felder, invece, il Santo non solo non è avverso agli studi, ma li incoraggerà perché fortemente conciliabili con lo stile di povertà e semplicità della sua fratemità 7 • Gratien de Paris pensa che la verità si collochi in qualche modo nel mezzo, ritenendo, insieme a Le6nard de Carvalho e Castro 8 , che Francesco non abbia mai valutato la scienza come necessaria alla realizzazione del suo ideale, né l'abbia mai favorita per i pericoli che da essa nascevano, tutta– via ha permesso gli studi sacri sempre a condizione che essi fossero solo mezzi di santificazione!>. Saranno queste le posizioni fondamentali che verranno ripre– se e rielaborate nel corso dei decenni successivi dalla storiografia francescana 10. 6 Gratien de Paris, Hùtoire de lafondotion, 81-96. 7 Cf. Hilarin Felder, Geschichte der 1Pi.rse11schoftlichen St11dim, 58-98, in particolare 88-98 dove tra l'altro si legge: "Franziskus war iiberzeugt, daB Wissenschaft und demiitige Einfalt sich gegenseitig nicht hinderlich sein kéinnen, im Gegenteil, richcig verstanden, einander fordern. Ihm galt die heilige Einfalt als Schwester der echten Wisseoschaft" (89). 8 Cf. Le6nard de Carvalho e Castro, Saint Bonavent11re, le doctc11r.fra11ciscoi11, Paris 1923, 35. 9 Cf. Gratien de Paris, Hùtoire de lafondation, 96. 10 Ricordiamo solo due rappresentanti illustri degli studi francescani: per K. Esser Francesco ha adeguato il suo Ordine alle nuove esigenze che richiedevano una formazione e
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