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ANTONIO FRANCESCO DA ANCONA E IL QUIETISMO 339 lissimo principio del niente proprio e del tutto di Dio, entra nel cerchio proprio dell'eternità restituendosi a quel primo essere eterno, di dove la sua sostanza fu prodotta: et substantia mea apud te est. Ut jacet haeretica. 3. - Processo del 1688-90 Con questo verdetto, riferito in congregazione e approvato dai consultori il 24 novembre 1688, ebbe inizio la procedura a carico del Candelari 34 • In precedenza, durante l'istruttoria romana, il card. Alderano Cibo aveva ingiunto al p. Cipriano Minuti, inquisitore di Ancona, di fare perquisizioni in loco per accertare se vi fossero gli originali degli scritti contestati. Le ricerche avendo avuto esito negativo, l'inquisitore non credette di procedere oltre, limitandosi a una semplice ingiunzione, notificata all'interessato, di non abban– donare il convento, eccetto che per visitare la madre inferma 35 • Ma alla fine di novembre, dietro ordine di Roma, il Minuti fa– ceva chiudere il Candelari nelle carceri del S. Ufficio d'Ancona, dove, a partire dal 3 gennaio, l'accusato veniva sottoposto a un regolare interrogatorio iniziatosi con le protocollari informazioni sul suo passato e le sue relazioni 36 • Gli si chiese, tra l'altro, se avesse conosciuto gli errori del Molinos. La domanda non era fuori posto: durante l'esame delle sue lettere, certe affermazioni del frate erano state qualificate come molinosiste. La proposizione 12a, per esempio, sopra riportata, aveva richiamato alla mente del qualificatore la 13a, già condannata, dello spagnolo: « Resignato Deo libero arbitrio, eidem Deo relin– quenda est cogitatio et cura de omni re nostra, et relinquere ut faciat in nobis sine nobis, suam divinam voluntatem » 37 • L'incriminato non ebbe esitazioni: « Io il libro di Michele Molinos non l'ho mai letto, perché non mi sono mai dilettato di leggere questi libri spirituali volgari, ma ho sempre voluto vedere li santi padri in fonte e questo è il mio genio che ho in tutti li miei studi. E' ben vero che, essendo io in Roma ammalato nella nostra infirmaria, nel tempo che Michele Molinos era accredi– tato ed acclamato per un uomo dotto, abbracciato et accreditato da quasi tutti, uno dei nostri frati, di cui non mi ricordo certamente il nome, mi lesse tre o quattro capitoli della Guida spirituale, quali capitoli da me sentiti, sentendo che l'anima nell'orare deve stare otiosa, dissi: questo libro non mi piace.... » 38 • s1 lbid., f.10s. 35 lbid., f.31 lett. del Minuti (14.11.1688) al card. Cibo; f.32-38 i verbali delle perqui- sizioni effettuate il 5 novembre a Senigallia e Ancona. 36 lbid., f.44, lett. del Minuti (2.12.1688) al S. Ufficio; f.79ss i verbali degli interrogatori. 37 DunoN, op. cit., 293. 38 Cod. cit., f.85v.

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