BCCCAP00000000000000000000854

338 MARIO SCADUTO e moto a tutto il corpo, collocando volontariamente et amorosamente questa divina volontà in luogo del nostro libero arbitrio. Erronea et haeresim sapiens, 13 Molinos. 13. Ben dice Benedetto inglese che tanto ci è d'imperfettione nell'o• pera, quanto ci è della nostra operatione propria. Temeraria et periculosa. 14. Non è altro l'essere dell'anima, che una parte dell'essere o es• senza di Dio che forma e dà la denominazione all'essere dell'anima. Uti jacet est haeretica. 15. Dio in questo stato non ammette suppliche né preci, essendo necessaria per l'anima una tal purga. [Parla l'Autore dello stato d'aridità in cui si trova l'anima nella volontà di Dio interiore]. Temeraria, scandalosa et divinae bonitati iniuriosa. 16. Quando vengono le tentazioni voi pigliate la volontà di Dio e quelle subito partono e si dileguano come fumo. Servitevi, pertanto, di questa regola, che Dio ci ha inspirato tanto in scacciare le tentationi, quanto in opprimere i pensieri distrattivi et inutili, che vengono particu– larmente nel tempo dell'oratione. Periculosa. 17. Lo svolgimento d'ogni cosa è segno vero che in fede si comincia a comunicare sustantialmente nell'anima. Malesonans et periculosa. 18. Dicono tutti li santi grandi che l'operatione di questo divinissimo fuoco conduce l'anima fedele a Dio nello stato dell'innocenza, come creò Dio Adamo prima che egli peccasse. [Parla l'Autore di fuoco d'amore, di• cendo poco sopra: Tutti li maggiori santi danno questa infusione di fuoco d'amore nell'anima nostra con il quale Dio la purga dai suoi cattivi habiti et inclinationi, affetti e passioni]. Temeraria, iniuriosa doctrinis sanctorum et erronea. 19. Più vale mezz'ora d'oratione mentale che mille rosarii o corone e leggere tutta la Sacra Scrittura. Temeraria, scandalosa, disciplinae christianae relaxativa, et sapiens errorem illuminatorum. 20. Merita più l'anima a ricordarsi una sol volta di fare la volontà di Dio che a dire un mese intiero la corona. Ut ad praecedentem. 21. Stia nel suo niente e non più pensi di operare o poter operare. Dio solo opera tutte le cose e niente la creatura. Dat omnibus operationem et vitam, dice l'Areopagita, et Deus operatur in nobis sine nobis, dice S. Agostino, concludendo con S. Paolo: in ipso vivimus, movemur et sumus. Haeretica. 22. L'istesso intendimento dell'operatione divina non è l'essere del– l'anima che l'intende, ma è un essere dell'essere di Dio, che insorge da se medesimo nell'anima et intende quello ch'esso medesimo opera, essendo la misera anima et il povero corpo nostro, o per dir meglio non nostro, mezzi e puri istrumenti, ne quali Dio adempie le sue divinissime ope– rationi. Malesonans et insana. 23. Dirò liberamente che ritornata l'anima al suo primo spiritua-

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz