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MARIO SCADUTO, S.J. IL P. ANTONIO FRANCESCO (CANDELARI) DA ANCONA E IL QUIETISMO MARCHIGIANO Dei contraccolpi sollevati in Italia dalla condanna di Michele Molinos il più clamoroso fu quello che travolse la dottrina del cardinale Pier Matteo Petrucci, vescovo di Jesi, conclusosi, dopo la ritrattazione impostagli dal S. Ufficio (17 dic. 1687) e Ia con– danna delle sue opere (5 febbr. 1688), con breve d'Innocenzo XI del 26 maggio 1689: tentativo in extremis per salvare il condannato da ulteriori vendette1. Ma accanto a quello del Petrucci, altri casi s'incontrano, in Roma e fuori, che aiutano a capir meglio la natura del moto che allora s'intese proscrivere e le sue prossime o remote parentele. Molti sono stati studiati: altri, tuttavia, sono rimasti in ombra. Quello, per esempio, dal quale prendono spunto queste note, più che l'influsso vero e proprio del molinosismo, illumina il clima di panico e di sospetto originato dalle deviazioni quietistiche vere e proprie, e attestato dalle inchieste sulla estensione del fenomeno in parecchie città e diocesi della penisola durante e dopo il processo dello spagnolo. Già sin dal febbraio 1687, quando ancora era in pieno svol– gimento, una circolare del S. Ufficio diretta a tutti gli ordinari d'Italia, richiamava l'attenzione su « .... certe scuole o compagnie, fratellanze o adunanze o con altri nomi, nelle chiese o negli oratori o in case private a titolo di confe– renze spirituali... nelle quali alcuni direttori spirituali... sotto titolo d'istradare le anime per l'orazione che dicono di quiete o di pura fede o interna o con altri nomi, benché dal principio apparisca che persuadino massime d'isquisita perfezione, ad ogni modo, da certi principi male intesi e peggio praticati, vanno insensibilmente istal– lando nella mente de' semplici diversi gravissimi e perniciosissimi 1 In proposito rimandiamo a P. DuooN, S.J., Le quiétiste espagnol Michel Molinos (1628- 1696), Paris 1921, 209ss; M. PETROCCHI, Il quietismo italiano nel Seicento, Roma 1948, 59ss. Non ci è stato possibile, sullo stesso tema, consultare F. Nrcc0LINI, Su Miguel Molinos, Pier Matteo Petrucci e altri quietisti segnatamente napoletani, Napoli 1951. MMP II - 22

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