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176 ANGELO M. WALZ Felice da Lapedona 22 aveva circa 46 anni. Dal serv1z10 militare per la Repubblica di Venezia, era passato alla milizia serafica. Fu maestro dei novizi per otto anni. Nel 1584 andò in Francia, e l'anno seguente, in Belgio, per propagare l'Ordine. Quando nel 1596 tornò in Italia fu fatto guardiano dei confratelli a Montecchio nella Marca di Ancona. Questi religiosi, nell'accogliere come superiore un padre a cui era inflitta una «obbedienza» non indifferente, mostrarono spirito di notevole indipendenza e comprensione, anzi formarono una corona di simpatizzanti per lui2 3 • La movimentata vita e attività di Francesco Nugent è descritta nella nuova e splendida biografia che gli dedica il p. Martin 24 • Nugent, nato nel castello di Moyrath, Co. Meath, nel 1569, discendente da nobile famiglia irlandese e battezzato Lavalin, nel 1582 espatriò in Francia, studiò nel collegio irlandese di Pont-à-Mousson e all'Univer– sità di Lovanio, ove acquistò il grado di magister artium e dal 1590 insegnò filosofia. Il 4 ottobre 1591 entrò a Bruxelles dai cappuccini. Egli apparve così avanzato nella vita spirituale, che su richiesta del guardiano di Bruxelles e capo degli « spirituali», cioè del p. Felice da Lapedona, e del maestro dei novizi p. Simone da Namur egli - per provvedere ad un evidente bisogno - compose un manuale per meditazione, ossia un metodo di orazione mentale. Questo scritto fu spesso copiato, ma mai stampato e non pervenne in nessun esem– plare ai giorni nostri. Probabilmente - nota il Martin 25 - esso era di poca originalità, sia per l'esposizione che per lo stile. Nugent conosceva bene gli autori Ruusbroec, Susone, Taulero e Herp 26 • Inoltre egli, prima del 1600, scrisse commenti al pseudo– tauleriano Libro della povertà dello spirito 21 e sotto il titolo Contem– plantium paradisus, spiegazioni della dottrina del francescano Enri– co Herp (t 1478) 28 • Ovviamente Felice da Lapedona non era contrario al Nugent e alla sua attività letteraria. Il fatto che il p. commissario Ippolito nell'agosto 1596 nominò Nugent superiore a Béthune, sembra indicare che questo, o non aveva ancora composto il commento sulla Povertà dello spirito, o che egli non era ancora conosciuto come autore 29 • Ma l'anno seguente Felice da Lapedona e Nugent erano colpiti dal verdetto, già menzionato, e dovevano trasferirsi in Italia. 22 Lex.Cap., col. 576. es MARTIN, Friar Nugent, 57. 24 Cf. pure Lex.Cap., col. 630. 2, MARTIN, Friar Nugent, 29. 26 lbid., 44, 124. 21 lbid., 43-45, 68s. 2s lbid., 43, 51 nota 60, 56, 71. 29 lbid., 46.

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