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TAULERO PRESSO I CAPPUCCINI 187 nonché le edizioni curate ad Anversa e a Macerata, circolavano nelle mani dei confratelli e furono riposte nelle biblioteche conventuali. Accanto ai molti anonimi lettori di Taulero è doveroso rilevare alcuni padri che non soltanto si ispirarono ai principi tauleriani, ma li istil– larono anche nella mente di coloro che si misero sotto la loro dire– zione, come per es. i pp. Colombano da Genova e Girolamo da Tortona. Questi due religiosi avevano la fortuna di poter istradare nelle vie del Signore il giovane Paolo della Croce, che divenne fon– datore della Congregazione dei passionisti e formare· così un futuro santo che - come si sa - professò per Giovanni Taulero una venerazione e un affetto singolare, traendo egli stesso in gran parte proprio dalle massime tauleriane luce, ispirazione, forza, pazienza e consolazione nella sua eroica ascesa verso Iddio 84 • Consigliato dal parroco del suo paese, il giovane Paolo si rivolse al p. Girolamo da Tortona che a sua volta lo indirizzò al p. Colombano da Genova. Entrambi i padri gli vennero meno, perché trasferiti altrove, ma ave– vano gettato nello spirito del giovane servo di Dio un orientamento che di fatti dava copiosi frutti. Del p. Colombano da Genova si con– serva la memoria di un grande maestro dello spirito. Egli giudicò che il giovane Paolo sia giunto alla più alta contemplazione già prima della vestizione religiosa 85 • 7. - Belgio e Germania Oltr'alpe Taulero continuò ad essere un autore spirituale predi– letto dai padri cappuccini. Gli annali della provincia coloniese, scritti nella metà del secolo XVIII, fanno risalire questo attaccamento a Taulero all'influsso di Nugent e alla di lui difesa tauleriana a Roma 86 • I cappuccini della Renania si sentirono particolarmente riconoscenti a Nugent perché egli fondò la loro provincia 87 • Il p. Bonaventura da Mehr rileva pure che la provincia renana dei cappuccini dagli inizi si distinse in modo particolare per una spiritualità mistica dovuta all'influsso dei padri Nugent, Costantino da Barbençon e Vittore Gelenius da Treviri. Questi tre padri sentivano un debito comune verso i grandi spirituali medievali dei Paesi Bassi e delle parti del 81 WALZ, Tauler i1n italienischen Sprachrawn, 382ss; lo stesso, lnfluencia tauleriana en San Pablo de la Cruz, in Teologia espiritual 5(1961) 397-410; lo stesso, « Grund » und « Gemut » bei Tauler, in Angelicum 40(1963) 328-369. San Paolo della Croce adoperò l'edizio– ne maceratense del 1697. Sui due religiosi cf. Lours-TH0MAS DE JÉSUS AG0NISANT, C.P., Histoire de S. Paul de la Croix, Paris-Poitiers •1878, 52s, 58; E. ZoFF0LI, C.P., S. Paolo della Croce. Storia critica, Roma [1963], 169s e passim. 85 Diario di S. Paolo della Croce, con introduzione e commento del P. STANISLAO DELL'AD– DOLORATA, C.P., Torino-Roma 1926, 5, 29, 33, 34. so MARTIN, Friar Nugent, 70 n.64. s1 Jbid., 101-159.

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