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180 ANGELO M. WALZ Nugent e Lapedona, dopo i loro esami dinanzi all'Inquisizione, godevano tutta la loro libertà. L'inquisitore generale p. Adeodato Gen– tili, 0.P., - egli era commissario del S. Offizio dal 1599 al 1604 - at– testò di nuovo, il 9 ottobre 1600 ciò che era detto nel documento del 16 agosto precedente: cioè che Nugent essendo stato giudicato innocente non dovrà essere molestato da nessuno. Così Nugent poteva lasciare Roma liberamente 48 • Egli partì verso la fine del 1600, diri– gendosi a Macerata, ove il suo amico, p. Felice si trovava allora in convento. Una lettera del p. generale Girolamo da Castelferretti diretta al p. Felice, chiede che questo voglia persuadere il p. Francesco Nugent a scrivere un manuale di vita spirituale. Ma la domanda non ebbe seguito 49 • P. Melchiorre da Pobladura rileva che gli spirituali in questione erano ortodossi, ma con accenti alquanto personali 50 • Martin opina sostanzialmente lo stesso, osservando però che Nugent, probabilmente, non si rese conto del pericolo che si nascondeva nel movimento mistico per il qual motivo l'atteggiamento del p. Ippolito era com– prensibile e giustificato come misura di precauzione. Anche se Nugent era ortodosso nella dottrina, egli tuttavia non mostrava sem– pre lo spirito di obbedienza insegnato e richiesto in un Ordine reli– gioso. In questo caso, come in altri, appare il suo carattere indi– pendente e ostinato 01 • Noi vorremmo aggiungere un'altra osservazione. Può fare anche non poca meraviglia, o sembrare strano, che Nugent si forzò tanto nello studio e nell'interpretazione di un testo come la Povertà dello spirito, che non è degno della considerazione che egli, con altri, gli attribuivano. Rimane però il fatto che Nugent conosceva e amava Taulero, autentico - in parte - e lo pseudo-Taulero. Quando, nel 1622, si pensò a beatificare Giovanni Ruusbroec, Nugent fu uno dei tre teologi consultati in proposito dalle autorità ecclesiastiche. In questa occasione Nugent ha dichiarato di aver fatto studi particolari su Ruusbroec, Taulero e Susone 52 • Aggiungiamo che la Chiesa poi, sotto Gregorio XVI, nel 1831 ha confermato il culto attribuito al beato Enrico Susone e sotto Pio X, nel 1908, quello di Giovanni Ruusbroec. Una tale beatificazione avrebbe meritato pure Taulero, se qualcuno se ne fosse occupato. Il p. Felice da Lapedona morì a Macerata nel 1615°3, mentre il p. •s Jbid., 71s; I. TAURISANO, O.P., Hierarchia Ordinis Praedicatorum, Roma 1916, 72s. 4 0 MARTIN, Friar Nugent, 73s. 50 Historia generalis I, 169, 176ss. 51 MARTIN, Friar Nugent, 74. 52 Jbid., 44. 53 Lex.Cap., col. 576.

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