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FONTI DEL PENSIERO MISSIONARIO CAPPUCCINO 91 ai ministri provinciali o generali; 6) il modo di attuare la propria vocazione missionaria rimettendosi, con timore e umiltà, al giudizio dei superiori i quali, in tal modo, si rendono come garanti dinanzi a Dio per qualunque soluzione adottata; 7) la regola generale che deve guidare i superiori nel concedere la licenza richiesta : prima il bene delle missioni, poi le altre esigenze di personale relative alla costituzione delle famiglie nei vari conventi. I legislatori guardavano anche al campo d'azione in cui i missionari avrebbero agito, distin– guendo tra i pagani delle colonie spagnole e portoghesi, « mansueti e ductili », e il mondo musulmano allora particolarmente fanatico. Il testo merita di esser riportato: « Et perche la conversione de li infedeli fu molto a core al nostro seraphico Patre, per questo, a gloria de Dio, et ad salute loro, secondo la Regula se ordina che se alcuni Frati perfetti, infiammati del amo– re de Christo benedetto et del zelo de la sua catholica fede, vor– ranno per divina ispiratione andare a predicarla tra loro, ricorrino da li loro Vicarii provinciali, o dal P. Vicario generale, da li quali essendo iudicati idonei, vadino con loro licentia et benedittione a tale ardua impresa. Ma non voglino li subditi presumptuosamente iudicar– se idonei a si difficile et periculoso negotio, ma con ogni timore et humilita remettano tal loro desiderio al iudicio de loro Prelati. Si potra anchora fare differentia tra infideli asai mansueti, ductili et disposti a recevere facilmente la christiana fede, come sonno quelli. novamente ritrovati da Spagnoli, o Portugalesi ne le Indie, et tra li Turchi et Agareni, quali solamente con arme et inflittione de tormen-· ti sostenneno et defendono la loro maledetta secta 35 • Non stimino li Prelati la paucita de Frati ne dogliansi per la partita de boni, ma gettando ogni loro sollecitudine et affanno in quello, el quale ha con– tinua cura di noi, in tutte le cose faciano secondo ditta el spirito de Dio, et con la charita, che niuna cosa fa male, disponghino il tutto » 36 • Questo programma, riproposto in termini suppergiù identici nelle revisioni del 1552 37 , del 1575 38 e poi in quelle dei secoli successivi, sul principio fu attuato compatibilmente con le circostanze di tempi e luoghi in cui venne a trovarsi l'Ordine. Se forse non mancò qualche singolo missionario in territorio americano già nel secondo decennio so La frase rispecchia, evidentemente, la mentalità del tempo che molto spesso norn considerava che un aspetto della realtà; oggi il modo di considerare l'Islam è diverso. 36 EDUARDUS ALENCONIENSIS, 0.F.M.Cap., Primigeniae legislationis Ordinis Fr. Min. Cap. textus origina/es, in Liber memorialis Ordinis Fratrum Minorum S. Francisci Capuccinorum quarto iam pieno saeculo ab Ordine condito, Romae 1928, 414s. 37 Le Costitutioni de' Poveri Frati detti Capuccini, Venezia 1552. 38 II testo di questa edizione fu preso come base da p. Venanzio da Lisle-en-Rigault nef. Monumenta ad Constitutiones Ord. Min. Cap. pertinentes (Romac 1916); in queste costituzioni si lasciò cadere la distinzione tra i pagani delle « conquiste » spagnole e portoghesi, e i musulmani (ibid., 580).

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