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90 METODIO DA NEMBRO lamenti di Albacina (1529), abbozzo alle successive costituzioni del 1535-1536, nulla dicono sulle missioni tra gli infedeli 31 anche per la forte tendenza alla vita contemplativa di taluni esponenti della nuo– va riforma francescana, un largo fermento missionario circola non– dimeno tra i religiosi, sostanziato dal desiderio del martirio, come avveniva nella tradizione del francescanesimo 32 • Nell'incrociarsi delle opposizioni che sbattono il movimento riformistico, i religiosi, come scrive Bernardino da Colpetrazzo, « levorno intra di loro un raggionamento d'andarsene tutti in terra d'infìdeli e predicar loro la fede christiana e per quella morire. E l'uno all'altro diceva: - Non per altro il Nostro Signore ci ha man– date tante tribulationi, se non per farci venir il mondo in fastidio; noi siamo membri disutili, e tutt'il mondo ci ha in odio. Habbiamo tanto patito, ch'hora non ci resta altro che la povera vita nostra: andiamo ad offrirla a Giesù Christo; e siccome egli morse per noi, così noi moriamo per suo amore e per convertir i prossimi nostri alla vera fede » 33 • Ciò avveniva a meno di otto anni dalla nascita dell'Ordine pro– vando l'esistenza di un reale clima missionario. Questo atteggiamento {vera « bordata eroica che in luce missionaria investiva la pericolante navicella della nuova riforma ») richiese poi « tutta la perizia del Fossombrone, per non veder fuggire agli Infedeli quanti erano ed uccidere così la congregazione nella culla » 34 • Vennero poco dopo le p r i m e e o s t i t u z i o n i u ff i e i a li (1535-1536) ed esse non poterono non tener conto dello spirito che già informava in larga misura la giovane compagine religiosa. L'ar– ticolo 143 è di reale valore non solo come prova dell'infrenabile ane– lito missionario che scoteva i religiosi, ma anche per la sapienza missionologica che presiede alla sua stesura e che traduce, pur nello scarno linguaggio giuridico, i seguenti concetti: 1) la sorgente segreta dello spirito missionario dell'Ordine, da ricercarsi in s. Francesco e nella tradizione francescana; 2) le intime finalità che governano e in pari tempo determinano l'attività missionaria, e cioè la gloria di Dio e la salvezza delle anime; 3) il movente prossimo che spinge a tale azione, vale a dire l'amore a Cristo e lo zelo per la fede catto– lica; 4) le qualità richieste per impegnarsi in siffatto compito: essere ~, perfetti e idonei» e sentirsi mossi da ispirazione divina; 5) la norma da seguire nell'Ordine per ottenere la necessaria ubbidienza: ricorrere 3l MELCl!IOR A POBLADURA, Historia generalis I, 326s. ae Tale motivo non va però esagerato. Si vedano le sensate riflessioni di Pellegrino da Riolo Terme (La formazione dei missionari, 6s). 33 Historia Ord. Fr. Min. Cap., lib. I : in Monumenta Historica Ord.Min.Cap. II, Assisi 1939, 215. a• Rocco DA CESINALE, Storia delle missioni dei Cappuccini I, 43.

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