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FONTI DEL PENSIERO MISSIONARIO CAPPUCCINO 127 de' Missionari: circuibat civitates, et castella praedicans Evangelium Regni (Mt. 9, 36). Secondo, il riflettere all'efficace stimolo, che diede Cristo agli Apostoli, quando disse loro: Levate gli occhi vostri, e ve– dete i paesi come campagne già mature alla messe (lo. 4, 35), invi– tandoli a considerare le tante provincie nelle quali i popoli erano già preparati da Dio ad essere raccolti, e riposti nei granai di S. Chie– sa; e così è anche oggidì principalmente nelle vastissime regioni del– l'America: quante migliaia d'anime ignoranti non han bisogno che d'istruzione semplice e familiare per credere? quanti sviati han bi– sogno di ammonizione e correzione per convertirsi? quanti fanciulli ridotti a morte han d'uopo di chi li battezzi? quante Province per produrre gran Santi non han bisogno, se non di chi semini e coltivi il Vangelo? Terzo, giova il considerare che Cristo ci avvertì di pre– gare il celeste Padre, che mandi operai nella sua vigna: Rogate Do– minum messis, ut mittat operarios in messem suam (lo. 4, 35). Cer– tamente ancora a' nostri giorni convien dire: Messis multa, operarii autem pauci; poiché vi sono centinaia, e migliaia di leghe di paese incolto per difetto di operai, dove riuscirebbe un tesoro un Pre– dicatore, un Catechista di que' tanti, che stannosi sfiatando su nostri pergami senza frutto, o predicando ai banchi. Diceva verissimo S. Gre– gorio Papa 2 '° 5 : Ecce mundus totus Sacerdotibus plenus est, et tamen in messe Domini valde rarus invenitur operator. Per tutto Sacerdoti, Religiosi, Teologi, libri a dismisura, ed in tante altre provincie del piccolo globo terracqueo appena si trovano uno o due operai ogni cento miglia di paese. Il Giappone fa sessanta sei Regni, ed è Gen– tile. La China fa più di quaranta provincie vastissime, e vi domina l'Idolatria. Il Mogol è un vastissimo Impero, ed è gran parte Gentile, mescolato di Maomettani. La Tartaria d'Asia è Gentile; Persia è Mao– mettana, così l'Africa nelle sue coste, e nel resto è quasi tutta Gen– tile. L'America, così vasta com'è, è ancor piena di Gentili che non hanno ricevuto Gesù Cristo. Quarto, finalmente nasce la vera voca– zione dal pensar seriamente quanto sia di gusto a Dio e di qual per– fezione quest'opera, per cui Isaia mostra consolazione al solo ve– derla in ispirito; e però esclama: quam speciosi pedes evangelizan– tium pacem, evangelizantium bona (Is. 52, 7). O quanto è bello il cam– minar di que' piedi, che muovansi per portare ai rimoti paesi il te– soro della pace, e i veri beni, recando alle rimote Provincie il te– soro di Gesù Cristo! Quanti Avvocati averà in cielo quel Missionario che molte anime guadagnò co' suoi sudori, ed inviolle al Paradiso! E quale gloria luminosissima apparecchiasi in cielo, ove goderà in eter– no il frutto delle sue fatiche Apostoliche! Ecco i motivi di una buona e legittima vocazione » 206 • 5. - Un accenno a parte merita p. V iato re da Cocca g 1 i o, uno dei più grandi teologi e polemisti del settecento italiano e autore di opere numerose 207 • Il suo commento è ricco di dottrina e rivela larga informazione degli espositori che lo hanno preceduto sia tra 20° Homil. 17 in Evang. : PL 76, 1130 D. 20G GAUDENZIO DA BRUSCIA, Lo spirito della serafica regola, 290s. 207 Visse dal 1706 al 1793. Per notizie biobibliografiche vedere in Lex.Cap., 1807; VAL– DEMIRO BONARI DA BERGAMO, I conventi ed i cappuccini bresciani, 418-436.

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