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FONTI DEL PENSIERO MISSIONARIO CAPPUCCINO 121 Si trattò, allora, di un'ombra passeggera oppure erano già le prime avvisaglie di quella decadenza dello spirito missionario che, unita ad altri fattori1 76 , avrebbe portato alla crisi missionaria della seconda metà del settecento e dei primi decenni dell'ottocento? L'Ordine, almeno sino a quando le circostanze esterne lo permisero, continuò in generale ad impegnarsi seriamente nelle missioni dero– gando pure a norme costituzionali per rendere più dinamica la sua azione; così, se le costituzioni del 1645 proibivano l'esercizio della medicina ai religiosi1 77 , nel 1735 Cherubino da Nove s, procu– ratore delle missioni estere dei cappuccini francesi, impetrava da Clemente XII licenza perché i missionari francesi potessero eser– citarla nel medio Oriente, in India e in America, e ciò non solo in aiuto ai cattolici ma anche per accaparrarsi la benevolenza degli in– fedeli178. Tale privilegio, su preghiera del procuratore e commissario dell'Ordine p. Ludovico da Torino (1747-1754), fu poi da Benedetto XIV esteso a tutti i missionari cappuccini alle stesse con– dizioni179. 2. - B on a v e n tu r a B a r b eri n i da Ferrar a , il noto predicatore apostolico e uomo di grande virtù che fu poi arcivescovo di Ferrara 180 , durante il suo generalato (1733-1740) ha pure lasciato taluni documenti relativi alle missioni. La lettera Non sine gravi 18 1, indirizzata al prefetto apostolico e ai missionari del Malabar, rispec– chia l'acceso clima di polemica determinatosi nella regione a pro– posito dei riti malabarici; la nota questione, dibattuta accanitamen– te tra i missionari dell'India e da spiegarsi con la mentalità propria del tempo e la mancanza di studi approfonditi sulla cultura indiana, aveva ricevuto nuova esca dal breve di Clemente XII Compertum exploratumque Nobis 182 e il generale dell'Ordine, in termini paterni che rivelano l'intimo del suo animo, richiama i religiosi missionari suoi sudditi a uno spirito di carità, di mutua comprensione, di stima verso gli altri missionari e specialmente i gesuiti: stabiliva per tutti i religiosi impegnati nelle missioni si veda in Collectanea S. Congregationis de Propaganda Fide I, Roma 1907, 101 (n.312). 1w Si veda sopra a p.118. 177 MELCHIOR A PoBLADURA, Historia generalis II/1, 387ss. l7S Il Sommo Pontefice, nel breve Cum sicut dilectus (5 gennaio 1735), poneva come condizione che ciò avvenisse « gratis... et sine uIJa prorsus mercede ac in casu necessitatis tantum» (AOC 4[1888] 21). m Si veda il breve Exponi nobis (21 luglio 1755) in Bull.Cap. VII, 185. IBO Per dati biografici e bibliografici vedere in Lex.Cap., 169. 18] MELCHI0R A P0BLADURA, Litterae circulares I, 196s. 1s2 In data 24 agosto 1734: Collectanea S. Congr. de Prop. Fide I, 160ss; Bull.Cap. VII, 156-161. Per la questione tra gesuiti e cappuccini intorno ai riti malabarici vedere MELCI-II0R A P0BLADURA, Historia generalis II/2, 384s.

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