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120 METODIO DA NEMBRO serafica regola, e costituzioni1 73 , ma molto più dalla santa madre Chiesa; la quale tra le altre religioni, per manutenzione di varie missioni, ha voluto prevalersi anco della nostra. E mercé il vero fer– vore de' religiosi, ed il puro zelo de' superiori delle provincie nella somministrazione de buoni soggetti per l'impiego di sì sublime mi– nistero apostolico, questa ha reso lustro e splendore alla medesima Chiesa, e con suo decoro e merito, gloria a Dio e frutti al cielo ». Di qui la sorpresa e il dolore ( « con mio sommo dolore ») del su– periore non solo nel costatare personalmente, ma anche per avere ricevuto un richiamo da Propaganda circa il « dileggiarsi con disdicevoli ed indebiti motteggiamenti quelli che si dedicano o vogliono dedicarsi (essendo per altro degni ed abili reli– giosi) all'ufficio apostolico delle sacre missioni; ed a cagione di dis– suasive con varij modi, pretesti e fini, molti vengono frastornati, o non ardiscono offerirsi, o offerti si ritirano con false ed insussistenti ragioni in gravissimo danno delle povere anime in quelle missioni commesse a cappuccini. Dove tal volta per estrema necessità è d'uo– po spedirvi li meno degni. E quello ch'è il sommo d'ogni male, si trasmettono qua informazioni non sincere, o per non privarsi degli uni, o per disfarsi degli altri». Il procuratore non usa frasi ambigue e, se pur attenua l'abuso nei riguardi delle singole province 174 , lo definisce « pernicioso disordine» e invita ognuno a riflettere sulle « male e dannose conseguenze che da ciò ne possono provenire e li stimoli della propria coscienza in doversi rendere a Dio, in affare sì rilevante, strettissimo conto ». Vuole, quindi, che ogni ministro provinciale faccia diverse copie del decreto di Propaganda Fide e lo mandi, con la lettera del pro– curatore, a tutti i guardiani dei conventi perché si legga « in publico refettorio » e poi si affigga « in luogo comodo acciò tutti i religiosi presenti e futuri abbino pie– na cognizione e notizia di quanto viene ordinato e decretato per be– ne comune delle sacre missioni. E dove sono o potessero essere si– mili perniciosi abusi, si tolghino almeno col timore delle pene che si incorrono temporalmente per sfuggire l'eterne, che è pericolo d'in– contrare nell'altra vita». Il superiore voleva poi essere informato, a suo tempo, se le dispo– sizioni erano state eseguite 175 • 17 3 Cf. VENANTIUS A LISLE-EN-RIGAULT, Monumenta ad constitutiones, 578s. 1 74 La circolare riguardava in particolare le provincie monastiche d'Italia, anche a tenore del decreto di Propaganda Fide in data 12 settembre 1729 ( « per praesentes iniungit, ut per encyclicas Iitteras notifìcet omnibus et singulis superioribus provinciarum Italiae, et cuilibet religioso sui ordinis, qui in posterum sese offeret ad sacras missiones exercendas »). Il decreto, con la firma del card. « Pietra praefectus » e « B. Ruspulus secretarius », è riportato da p. Melchiorre da Pobladura dall'apografo di Bologna (Litterae circulares I, 190s n.3). l75 Per le norme che, con il surriferito decreto del 12 settembre 1729, Propaganda Fide

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