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110 METODIO DA NEMBRO l'apostolato » 123 • Lo stesso segretario di Propaganda, mons. Fran– cesco Ingoli, appuntava in margine a una lettera che il grande mis– sionario gli aveva scritto da Parigi il 17 ottobre 1641: « Questo Padre, nel trovare popoli da evangelizzare là dove non esi– stono missioni e per sopportare stenti e fatiche indicibili, non ha l'eguale » 124 • 9. - Altri missionari e fondatori di missioni si devono ricordare per il loro apporto di pensiero e sicure intuizioni di metodo, per la realtà missionaria vissuta e spesso sofferta con dedizione quotidiana ricavando quella preziosa esperienza che avrebbero espresso nella loro corrispondenza o nei loro scritti: così, p. Bonaventura da A 1essano, primo prefetto delle missioni del Congo-Angola 125 ; C o 1o m b i n o d a N a n t e s che gettò le basi della missione di Pernambuco in Brasile, affidata ai cappuccini di Bretagna (Francia) ed estesasi in seguito alle province di Bahia, Rio de Janeiro e S. Paulo 126 ; Fra n ce s c o d a P a m p 1on a e altri pionieri spa– gnoli che diedero vita a fiorenti missioni tra gli indios del sud e centro America caratterizzate, come del resto avveniva in Brasile, dalle cosiddette « reducciones » 127 , sul tipo di quelle gesuitiche nel Para– guay; Le o n a r d o d a C h art re s , superiore della missione del– l'Accadia che includeva diverse zone del nord America e, pur nella sua brevità di tempo, caratterizzata da sicuro intuito moderno 128 • Le relazioni e la corrispondenza di questi ed altri missionari, se pure non è mancata qualche edizione 129 , rimangono in gran parte mano– scritte; ma da esse emerge, oltre che uno zelo solerte e aperto al sacrificio, una larga sapienza missionaria tanto da far relegare gene- 12s Ibid., p.XLII. 12• Jbid., p.LXIII. 12s Iniziate nel 1645. Cf. Rocco DA CESINALE, Storia delle missioni dei Cappuccini III, 517-673; CLEMENTE DA TERZORIO, Le missioni dei Minori Cappuccini X, 359-551; MELCHIOR DA PoBLADURA, Historia generalis II/2, 350ss, con ricca bibliografia. 126 METODIO DA NEMBRO, Storia dell'attività, 53-100. Questa missione, illustrata da note figure di missionari indiani come p. Martino da Nantes di cui diremo più avanti, durò un sessantennio (1642-1702), ripresa in seguito dai cappuccini italiani. 121 MELCHIOR A P0BLADURA, Historia generalis II/2, 391ss. Il termine « reducciones » in– dica, come è noto, i villaggi indigeni formati da indios che da nomadi diventano sedentari incamminandosi verso la civiltà. 12s Cf. CANDIDE DE NANTES, O.F.M.Cap., Pages glodeuses de l'épopée canadienne. Une mission en Acadie, Parigi 1927. 129 FROILA.N DE RIONEGRO, 0.F.M.Cap., Relaciones de las Misiones de los PP. Capucliinos en las antiguas provincias espanolas, hoy Republica de Venezuela (1650-1817), 2 voli., Sevilla 1918; Idem, Misiones de los PP. Capuchinos. Documentos del gobierno (1646-1817), Pontevedra 1930; Idem, Origenes de las misiones de los PP. Capuchinos en América. Docwnentos (1641- 1692), Pontevedra 1931. Altre relazioni e documenti furono pubblicati relativamente al Congo-Angola; per quelli conservati nell'Archivio di Propaganda Fide ricorderemo il rias– sunto dato da: E. DE JoNGHE - Th. SrMAR, Archives Congolaises, Bruxelles 1919.

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