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FONTI DEL PENSIERO MISSIONARIO CAPPUCCINO 109 superando le difficoltà frapposte dalla diplomazia europea e sce– gliendo « frati idonei per mandare in dette parti del Levante quanto più presto se potrà affine di dar aiuto a quelle tante povere anime » 116 • La missione ebbe principio nel 1626 acquistando in breve tempo uno sviluppo sorprendente e rivelando una precisa impostazione di metodo e di tattica in quanto essa operava tra musulmani, ebrei e dissidenti delle varie criese orientali 117 • I numerosi documenti, venuti recente– mente in luce 11 8, sono una fonte preziosa per lo studio della prepa– razione dei missionari, delle qualità di cui secondo la mente dell'orga– nizzatore dovevano essere forniti, della necessaria cultura non solo teologica, ma linguistica, etnologica e ambientale, dei solidi princìpi di comprensione e adattamento da cui dovevano essere guidati nella loro azione, delle varie tecniche di apostolato religioso, intellettuale e sociale, escogitate nei riguardi degli ortodossi e degli islamici 119 • Padre Giuseppe, eccelsa mente organizzatrice dotata di volontà in– domita che doveva imprimere uno slancio unico alle missioni dei cappuccini francesi1 20 , fu ben assecondato dai missionari, come è provato dalla corrispondenza raccolta nei Documenti segnalati. Tra i missionari francesi del periodo un cenno particolare me– rita p. P a ci f i c o d a P r o vi n s che vediamo da prima in rapporto con p. Giuseppe du Tremblay a riguardo della missione del Levante e che in seguito sarà il diretto fondatore delle missioni dell'America centrale e settentrionale. L'edizione dei suoi Voyages, curata dai padri Godefroy de Paris e Hilaire de Wingene 12 1, mostra in lui il missionario preparato e attento che annota ogni cosa utile per il suo apostolato, il superiore attivo dai multiformi progetti che egli espone liberamente a Propaganda Fide e che sono il frutto d'intuizioni ge– niali' 22; ma egli è inoltre il precursore lungimirante e fondatore in– domito che possiede una visione concreta del suo tempo e del com– pito che incombe alla Chiesa nei riguardi dell'evangelizzazione del mondo, tipica espressione di un'epoca « santamente appassionata per 116 IGNAZIO DA SEGGIANO, Documenti inediti, in Coll.Franc. 18(1948) 124. ll7 Cf. CLEMENTE DA TERZORIO, Le missioni dei Minori Cappuccini VII, 13ss; MELCHIOR A POBLADURA, Historia generalis II/2, 305-343, con ricca bibliografia. Lo studio fondamentale rimane quello di p. Ignazio da Seggiano (si veda la nota 45). 11s Coll.Franc. 18(1948) 118-244; 22(1952) 339-386; 23(1953) 297-338. 11 0 Cf. METODIO DA NEMBRO, Il metodo dei missionari cappuccini nella « Missione del Levante» alla luce di nuovi e importanti documenti, in L'Italia Francescana 25(1950) 344-359. 120 CunrnERT, I cappuccini e la controriforma, 444. Cf. G. DE VAUMAS, Lettres et docu– ments du P. Joseph de Paris concernants les Missions étrangères (1619-1638), Lione 1942. 121 PACIFIQUE DE PROVINS, O.F.M.Cap., Le voyage de Perse et brève relation du voyage des I/es de l'Amérique, Assisi 1939, con ampia introduzione assai documentata. 122 Tra l'altro egli meditava la creazione di un « seminario » per i figli dei capi indiani nell'isola di Guadalupe (Le voyage, p.XXXV).

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