BCCCAP00000000000000000000846

FONTI DEL PENSIERO MISSIONARIO CAPPUCCINO 107 usarne secondo le loro necessità; 4) in conseguenza, nell'uso delle « cose temporali » dipendono dai loro superiori dai quali devono otte– nere, in ogni caso, la dovuta licenza; 5) arrivando nella missione essi consegnino ai superiori ogni cosa; 6) allo stesso modo, quando partono dalla missione, prendano solo ciò che vien loro concesso dai superiori; 7) devono poi guardarsi del « negotiare, trafficare e mer– cantare » sia in missione come durante i viaggi, né devono tornare dalle missioni carichi di oggetti, ma di meriti acquistati nell'esatto compimento del proprio dovere; 8) anche nelle missioni sono obbli– gati, per quanto è loro possibile, ad attenersi a una vita di religiosa osservanza disponendo il tempo necessario per l'ufficiatura canonica, la meditazione e altre pratiche di pietà; 9) in modo assoluto devono evitare dall'ingerirsi in affari politici concernenti portoghesi e negri indigeni: loro compito è d'interporsi come « angeli di pace » allorché insorgono difficoltà nei rapporti tra gli uni e gli altri; 10) infine ricordino i missionari che « sono fatti spettacolo al mondo, agli an– geli e agli uomini » : perciò devono diportarsi in modo che « per essi sia edificato ogn'uno, e servito, onorato e glorificato Iddio » esercitandosi nella carità ed esemplarità di vita, nello « zelo e santa conversatione » e movendo tutti « all'odio e fuga de vitii, e all'amore et esercitio delle virtù cristiane » 111 • La saggezza e il valore di tali norme sono evidenti: se pure ispi– rate a noti documenti emanati da Propaganda Fide 112 , è agevole ac– corgersi come la tradizione missionaria dell'Ordine vi abbia pure un suo notevole peso. 7. - Il seicento missionario dell'Ordine cappuccino acquista pure un suo volto nell'apporto di pensiero recato da missionari e superiori di missioni ovvero da scrittori che in qualche modo dedicarono la loro attenzione al problema. Un recente studio ha dimostrato, ad esempio, quale fosse il metodo usato da p. I g n a z i o da C a s n i - go, primo prefetto delle missioni della Rezia (1619-1632) e uomo dalla insonne attività apostolica, oltre che diplomatica 113 • Dalle nu– merose lettere di lui e dagli scritti dei suoi compagni emerge tutta una tematica relativa all'attività missionaria nel territorio delle « Leghe Grigie», piccola regione montuosa nel cuore dell'Europa, ma di reale valore strategico per la posizione di chiave dei più im– portanti valichi alpini e quindi via obbligata per gli eserciti nel 111 AOC 5(1889) 26-28. 112 Vedere specialmente il primo volume di Collectanea S. Congregationis de Propaganda Fide, Roma 1907, Indice. l13 Cf. MARTIRIO BERTOLINI [DA ROMALLO], O.F.M.Cap. Ignazio lmberti da Casnigo O.F.M. Cap. (1571-1632). Studio e documenti inediti, Bergamo 1961.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz