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LA INQUISIZIONE A FIRENZE E PIETRO DA L'AQUILA 227 ·'Per brevità lo citeremo Quaternus. Un'altra copia della stessa istrut– toria è a Firenze, Archivio di Stato, Capitoli XXXVIII, f.1-41, e fu consultata dal Panella per il suo studio sulla politica ecclesiastica del comune fiorentino 14 • L'istruttoria contro l'inquisitore E' molto probabile che Pietro di Vitale fu indotto a chieder con– to dell'amministrazione del sant'ufficio dalle voci o addirittura dalle sollecitazioni, che gli giungevano da Firenze. Dopo l'incidente per la cattura di Silvestro Baroncelli (10 marzo?) e la fuga dell'inquisitore a Siena (prima del 28 marzo ) 1 5, il popolo ritrovò il coraggio di parla– re, mentre la Signoria aveva tutto l'interesse a screditare il suo temi– bile avversario. Comunque sia, era diritto e dovere del delegato pon– tificio farsi render conto delle entrate del tribunale della fede. Ma Pietro di Vitale non aveva né voglia né interesse di suscitare uno ·.scandalo: tanto è vero che l'abate Niccolò, per suo incarico, andò dall'inquisitore e lo pregò amichevolmente di prepararsi a render conto delle entrate dell'ufficio, e fra Pietro si impegnò a farlo per la prossima pasqua 16 • Ma poi ci ripensò, favorendo il giuoco dei priori fiorentini, che nel frattempo avevano scritto al papa (26 marzo) e al ministro generale dei frati minori (7 aprile), chiedendo la rimozione dell'inquisitore. All'abate Niccolò e a Pietro degli Albizzi fecero invece presente che la scomunica e !'interdetto pronunziati contro di loro dall'inquisitore •erano nulli, in quanto che egli era precedentemente incorso nella scomunica avendo abusato del suo ufficio per estorcere denaro. Fi– nalmente, 1'11 aprile (e cioè due giorni prima dell'incarico ufficiale a Niccolò per l'apertura dell'istruttoria) sferrano il colpo di grazia con– tro l'inquisitore, sollecitando il nunzio ad estendere le facoltà del commissario cosi che questo possa compiere la sua inchiesta nel mo- .do piu esauriente. L'istanza venne accolta, come risulta dalla lettera 14 A. PANELLA, Politica ecclesiastica cit., 271-370. 15 Secondo la relazione di Sigismondo della Stufa (Memorie cit., 206), la cattura del Baroncelli sarebbe avvenuta il 10 marzo 1346. E' sconosciuta la data della fuga· dell'inquisi– tore; ma essa avvenne prima del 28 marzo, nel qual giorno fra Pietro, stando a Siena, lan– ··CÌÒ la scomunica contro la Signoria e !'interdetto contro Firenze (cf. A. PANELLA, Politica .-.ecclesiastica cit., 287). 16 « ..• ipse dominus abbas pridie in quadragesima adiverat dictum inquisitorem et . eidem ex parte domini Petri Vitalis, delegati suprascripti, amicabiliter dixerat quod pararet se ad reddendum rationem predictam, et solvendum sibi ve! dieta domino Petro pro Ca: mera apostolica recipienti partem dictam Cameram contingentem de predictis. Et quod dictus inquisitor tunc se excusavit et dixit quod in paschate resurrexionis hoc faceret. Et postea, ·ut evidens et manifestum est, recessit et se absentavit, non factis predictis, sed penitus re• ,,::usando et cessando facere predieta » : Quaternus, L3r. ·
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