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LA INQUISIZIONE A FIRENZE E PIETRO DA L'AQUILA 247 2. - L'Ammirato, nel riferire la vertenza tra la Signoria e l'inqui– sitore, lamenta che costui denunziò presso la Curia avignonese la città di Firenze come un nido di patarini 125 • E' piu polemico il Villani, il quale ammonisce i suoi lettori di non credere « che a' nostri tempi avesse tanti eretici in Firenze per le tante condannagioni pecuniarie ch'avea fatte l'inquisitore, ché mai ce n'ebbe meno né quasi niuno » 126 • Eppure storici come il Tocco 127 e il Panella 128 credono di poter af– fermare che, verso la metà del secolo XIII, Firenze fosse realmente popolata di fraticelli, i quali avrebbero avuto largo seguito special– mente tra i ceti piu umili della popolazione. Ma noi siam di tutt'altro parere, e proprio a motivo dei processi celebrati con tanto zelo da fra Pietro. Su 82 condanne, figura un solo caso di eresia. Né c'è da pen– sare che, se eretici ve ne fossero stati, egli che vegliava con occhi d'Argo, si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione di metter le mani su di essi, non per estorcere modeste multe ma per mandarli al rogo e confiscarne i beni. Anche quando i testi ricordano le condanne per « eresia» e per « espressioni ereticali», in realtà l'eresia non c'entra per nessun verso. Al massimo si può parlare di pratiche un poco superstiziose, di parole sconsiderate e irriverenti verso Dio o tutt'al più di bestemmie. I fatti concreti che ci vengono riferiti, non si pre– stano ad un'altra interpretazione. 3. - Come risalta da ogni pagina dell'inchiesta, l'inquisitore in– fliggeva pene quasi esclusivamente pecuniarie. Fino ad una certa misura ciò era una triste necessità. Il sant'uffi.cio aveva una sua fa– miglia: inquisitore con due vicari, notai, sapienti, delatori, testimoni semiufficiali sempre a portata di mano, mediatori, cursori e carceriere. Come provvedere al mantenimento di questo apparato? Per giunta, la Camera apostolica esigeva un terzo sulle entrate del tribunale. In qualsivoglia società civile, l'amministrazione della giustizia non ha mai avuto un bilancio attivo 129 • L'eresia - quella catara che un se– colo prima aveva chiamato all'esistenza l'inquisizione monastica - era praticamente tramontata. Ma il sacro tribunale, invece di cessare, aveva accresciuto il proprio apparato. Molto accortamente la Signoria, tra le restrizioni imposte al sant'ufficio, per prima cosa aveva voluto 125 S. AMMIRATO, !storie fiorentine IV, Firenze 1824, 30. 126 G. VILLANI, Cronica, libro XII, c.58 : 96. 121 F. Tocco, Studi francescani, Napoli 1909, 227-238. 12s A. PANELLA, Politica ecclesiastica cit., 313s. 120 Un resoconto molto indicativo per le entrate e le spese del sant'ufficio nella contea -di Tolosa è in Y. DossAT, Les crises de l'inquisition toulousaine au XIII• siècle (1233-1273), Bordeaux 1959, 316-318.

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