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238 11ARIANO DA ALATRI La famiglia dell'inquisitore Nella sua lettera di delega, Pietro di Vitale incarica l'abate,· Niccolò a procedere contro « inquisitorem et offitiales et notarios– ac scribas » 79 • L'esplicita menzione di queste varie categorie di persone era tut'altro che casuale, o comunque ingiustificata. E Niccolò vi torna su nella intestazione della sua istruttoria, dando risalto alla figura di un notaio e a quella dell'inquisitore 80 • Infatti Pietro da L'Aqui– la aveva al suo servizio un folto stuolo di famigli, che fanno da de– gnissima cornice alla sua persona. Essi erano molto numerosi 8 1, ma nelle pagine dell'istruttoria i loro nomi vengono ricordati solo casual-· mente. E rileviamo subito che - a quanto sembra e fatta eccezione per il carceriere -, invece di un salario fisso, i famigli ricevevano una certa quota sulle multe oppure, a volte, in aggiunta alle multe; ma non è possibile determinare a quali criteri l'inquisitore si ispi-· rasse nel fissare l'aliquota loro dovuta 82 • Al primo posto figurano i due v i c a r i ( detti anche s o c i ) del-• l'inquisitore, e cioè fra M a r in o da L 'A qui 1a e fra G i a com o• de ' Ci p r i a n i , il quale il 25 aprile 1346 era guardiano del con– vento di S. Croce e il 2 giugno successivo comparve dinanzi all'abate Niccolò per riferire su 10 multe riscosse dall'inquisitore, quasi tutte· da parte di persone ecclesiastiche 83 • Pure fra Marino è ricordato per la sua presenza ad alcuni pagamenti e, cosa quanto mai significativa, almeno una volta un inquisito deve sborsare due fiorini espressa– mente per lui 84 • Per tutto il tempo della sua inquisitio, Pietro da L'Aquila si servi dell'opera di almeno due notai, e cioè di ser Matteo di Ron-· d i n a r a 85 e di ser F r a n c e s c o d i T u c c i o , il quale poté rife– rire all'abate Niccolò intorno a 68 versamenti da lui ricevuti a nome e per incarico dell'inquisitore 86 • Molto probabilmente parlò ex re-· w Quaternus, f.lv . so Quaternus, f.lr. 81 All'invasione dei beni di Bartola, vedova di Rosso de' Sacchetti, presero parte « plu– res et plures familiares », « multi nuntii et familiares » oltre i tre nominati esplicitamente, e cioè il notaio Francesco di Tuccio, Maso di Corso e Giacomo di Bagnolo : Quaternus, .. f. 30r-32r. sz Cf. la lunga serie di multe (una settantina) ricordate dal notaio Francesco di Tuccio• nella sua deposizione del 2 giugno 1346 : Quaternus, f.40v-44r. 83 Quaternus, f.3r. 16r. 32v. 37r. 44v. 84 Quaternus, f.2lv. 23r. 36r-37r. 85 Quaternus, f.27r. 37r. SG Quaternus, f.40v-44r.

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