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PREFRANCESCANESIMO NELL'EVANGELISMO DI S. STEFANO DI MURET? 83 sario; ma dopo la tua morte, come faremo a vivere? Ci hai tolto tutte le cose terrene, come troveremo di che sostentarci? » A questi lamenti il buon Padre, saldissimo nella fiducia in Cristo, :·xispose così : « ... Se amando la povertà, le sarete costantemente fedeli, né vi al– lontanerete da questa strada della verità, il Signore, secondo quella provvidenza che governa tutte le cose, vi darà largamente tutto quanto saprà esservi espediente » 36 • Tale messaggio ha valore di testamento spirituale e di documento ·storico: centralizza nella povertà, infatti, la caratteristica della spi– ritualità che s. Stefano di Muret lasciò ai suoi eremiti e ne suggella, ..anche, la fonte da cui l'attinse: il Vangelo 37 • II Prologus, infatti, premesso alla Regula, afferma in maniera .perentoria, e quasi polemica, che le varie regole che sono iscritte ..alla persona di diversi Padri antichi, come la Regola di s. Basilio, o di s. Agostino, o di s. Benedetto, segnano diverse vie della disciplina .monastica, ma non costituiscono esse stesse « l'origine della vita religiosa, bensì ne sono una derivazione; non la radice, ma le fronde; poiché una sola è della fede e della salvezza la prima e primaria regola delle Regole, dalla quale tutte le altre scaturiscono come tanti rivoli da una medesima sorgente, e cioè il santo Vangelo che il Salvatore ha consegnato agli apostoli e che da essi è stato annunziato per tutto il mondo » 38 • Con questa precisazione si intendeva tagliar corto con le obbie– zioni dei contraddittori circa la non riducibilità dell'eremitismo _grandmontense alle istituzioni tradizionali, sia canonicali sia mo– nastiche ed eremitiche: i seguaci di s. Stefano, osservando i precetti del Vangelo, aderiscono direttamente a Cristo come tralci alla vera vite; a quanti li richiedono di quale Ordine siano e che regola pro– fessino, « non devono vergognarsi di dichiararsi in ogni modo seguaci della 36 « Sanctissime Pater, quandiu tecum fuimus, pro tuo amore Deus nobis praebuit ne– .cessaria, sed post mortem tuam quomodo vivere poterimus? Cuncta nobis aufers temporalia, . et uncle sustentabimur - Ad haec pius Pater, in fide Christi firmissimus, sic respondit: ...Si amando paupertatem ei constanter adhaeseritis, nec ab hac veritatis via declinaveritis, ipse iuxta providentiam suam, qua mirabi!iter gubernat omnia, vobis quod expedire noverit, largietur» (Vita, e.XXXIX e XL : col. 1025 D - 1026). 37 « Similiter vobis eveniet, si vitantes omne superfluurn, nain necessaria neminem [pro: nemo] damnavit, in hac regula de Evangelio sumpta perseveraveritis...» (ivi, e.XL : .col. 1026 A-B). 38 « Quae viarum diversitates, quamvis a diversis Patribus scripto sint commendatae, ita quod appelletur Regula beati Basilii, Regula beati Augustini, Regula beati Benedicti, tamen non origo religionis, sed propagines sunt; non radix, sed frondes sunt: una est enim fidei et salutis prima ac principalis Regularum Regula, a qua omnes aliac, quasi quidam rivuli de uno fonte derivantur, sanctum videlicet Evangelium apostolis a Salvatore traditum, .,ac per ipsos in universum mundum ficleliter annuntiatum » (Regula, Prologus : col. 1135-1136 C).

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