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PREFRANCESCANESIMO NELL'EVANGELISMO DI S. STEFANO DI MURET? 79 che fosse sufficiente alla costruzione degli edifici del monastero e del chiostro e che comprendesse i campi o la selva per il lavoro 20 • S. Stefano ha la consapevolezza di proporre ai postulanti e ai suoi discepoli una opzione per una disciplina monastica che si di– stingueva dalle altre appunto per questa coartazione estrema della base economica ritenuta necessaria allo svolgimento coordinato della vita comune 21 • Questa preferenza statutaria dell'austerità collettiva si prestava a critiche. da parte di quella saggezza e discrezione organizzativa, che era stata comprovata e canonizzata dalla tradizione monastica; ma s. Stefano ha motivo di non dubitare della superiorità ed efficacia di tale povertà, perché è consapevole di non avere scelto questa via per intuito proprio, ma perché fu preferita da Gesù Cristo stesso, con .cui s'identifica 22 • Di suo può aggiungere, con commovente e vittoriosa comprova, la propria esperienza quasi cinquantennale: nulla è mai mancato del necessario in tempi di carestia, e niente di superfluo si è accu– mulato nei tempi d'abbondanza alla sua comunità eremitica; la co– stante ricerca, da parte di tutti i suoi membri, dei valori dello spi– rito nel superamento delle ansie terrene, impegna la provvidenza divina al sostentamento di tali fedeli esecutori del suo regno e della sua giustizia 23 • La rinuncia alle fonti correnti di approvvigionamento monastico si specifica in una esclusione singolare anche della questua o del ricorso ordinario alla generosità dei simpatizzanti. Questa forma di sostentamento occasionale, che sarà tipica degli Ordini mendicanti e abituale dei Frati Minori per decisione evangelica di s. Francesco, s. Stefano l'ammette solo in tempi di stretta emergenza. I suoi se– guaci vi faranno ricorso soltanto quando saranno ridotti letteral– mente alla fame dopo due giorni di completo digiuno; due monaci dei più robusti, in seguito. allo stremo di quella indigenza, potranno 20 " Nonne tantum terrae vobis sufficit, unde claustrum ad habitandum faciatis? ...ut ibi. .. Jaborem vestrum cxerceatis et aedificia vestra construatis » (Regula cit., e.IV : col. 1141). 21 « Tu vero pergere potes ad quodlibet monasteriorum, uhi magna invenies aedificia, cibosque delicatos suis temporibus constitutos. Illic bestias reperies terrarumque Iatitudinem, hic tantum crucem et paupertatem » . (Liber Sentent. e.I, n.3 : col. 1088). 22 (( Si enim Dei Filius in terram adveniens me1iorem viam ad ascendendum in caelum paupertate sciret, illam eligeret ac per eam incedere!. Paupertatem ergo diligite, quando– quidem eam Iesus Christus ut meliorem elegit; sed non intelligatis ut ego me ve! vos com– mendem in hoc quod vobis Jocutus sum. Deus enim solummodo novit quales nos sumus. Haec vero vita quin sancta sit nulla est ambiguitas » (Liber Sententiarum cit., Prologus : col. !087 D). ·. 2s « Quinquaginta namque fere anni transierunt, in multa fertilitate alii, alii in magna sterilitale, me manente in eremo sub huiusmodi voto, nec tamen in ubertatis tempore quid– quam mihi superabundavit, nec tempore egestatis aliquid mihi necessarium defuit. Simili– ter vobis eveniet, si haec instituta fideliter custodiatis. 'Primum ergo quaerite regnum Dei et iustitiam eius, et haec omnia adiicientur vobis' (Mt. 6. 33) » (Regula cit., e.XIV : col. 1146).

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