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94 ILARINO DA MILANO vivere per sé, ma per Cristo nella sua azione e passione di salvatore~ del mondo 79 • La povertà assoluta, personale e collettiva, che escludeva il pos-· sesso e l'uso del denaro, e ogni proprietà d'abitazione e della sua suppellettile, non era soltanto un'esigenza del mandato apostolico, inteso integralmente nelle sue modalità evangeliche, ma costituiva il segreto della sua estensione e del suo successo. Giacomo da Vitry, acuto e autorevole interprete della situazione religiosa generale del suo tempo, comprese che l'accrescimento sor– prendente, già nel 1216, dei frati minori, era facilitato economica– mente da questo regime di povertà senza restrizioni; non aveva nep– pure la preoccupazione, come Stefano di Muret, di ridurre al minimo ogni rapporto di proprietà essenziale. Il moltiplicarsi e il dislocarsi della popolazione minoritica non creava un problema di manteni-· mento e di sistemazione; il suo sviluppo non era perciò condizio– nato dalla capacità di una normale amministrazione comunitaria, anche se ristretta asceticamente a una misura penitenziale: i frati minori vivevano, all'apostolica, di mendicità, d'ospitalità e di lavoro occasionale; dovunque potevano trovare un « locus » in cui sostare per disperdersi a praticare e a predicare il vangelo 80 • La mendicità, che i grandmontensi ritenevano un mezzo di ac– quisto, gravoso per gli offerenti, diventava, invece, il metodo evange– lico di sostentamento per i frati minori, che sono privi di ogni sta– bilità economica e d'ogni reddito, all'infuori del lavoro, di carattere però avventizio, senza legami giuridici o contrattuali. I frati minori sono mendichi qualificati per la natura e finalità della loro voca– zione e la spiritualità delle loro prestazioni sociali; essi riversano nella società cristiana, che li manteneva, i valori morali e religiosi della loro missione e professione. 79 1 Cel 35 : 28: « Conferebant pariter, veri cultores iustitiae, utrum inter homines conversari deberent, an ad loca solitaria se conferre. Sed sanctus Franciscus, qui non de industria propria confidebat, sed sancta oratione omnia praeveniebat negotia, elegit non sibi vivere soli, sed ei qui pro omnibus mortuus est, sciens se ad hoc missum, ut Deo animas·. lucraretur quas diabolus conabatur auferre ». so Historia Orientalis, 1.2, c.32, De religione et predicacione fratrum Minorum : ed. H. Boehmer - Fr. Wiegand - C. Andresen, in Analekten zur Geschichte des Franciscus van Assisi, Tiibingen 31961, 69-72: « Alios autem omnes in amplitudine religionis suae tanto con– fidentius absque ulla contradictionis molestia suscipiunt, quanto divinae munificentiae et providentiae se committentes, unde eos Dominus sustentare debeat, non formidant. !psi enim funiculum cum tunica venientibus ad se largientes, quod reliquum est, supernae procurationi relinquunt. Adeo enim Dominus suis ministris in hoc saeculo centuplum restituit in via hac, qua gradiuntur, firmando super ipsos oculos suos, quod in eis ad litteram comple– tum esse cognoscimus, quod scriptum est: 'Dominus amat peregrinum et dat ei victum et vestitum' (Deut. 10, 18). Felices enim se reputant, a quibus hospitalitatis obsequium servi· Dei accipere ve! elemosinas non recusant » (ivi p.71 !in. 6-16).

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