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PREFRANCESCANESIMO NELL'EVANGELISMO DI S. STEFANO DI MURET? 89 raie). E' significativo il motivo di questa raccolta (= evangelistare), che ci viene comunicato di pugno di fra Leone, nel primo foglio del codice stesso: quando Francesco era impedito d'ascoltare la messa, sia per malattia, sia per altro motivo, giustificabile a vista, si faceva leggere almeno il vangelo corrente; a quest'uso si mantenne fedele fino alla morte 58 • Ebbene, il brano evangelico, che ci riguarda, quello della missio degli apostoli o discepoli, ricorre soltanto nella messa di s. Luca, il 18 ottobre 59 • Il vangelo, invece, della festa di s. Mattia apostolo, il 24 (25) febbraio, è tutt'altro: il ringraziamento di Gesù al Padre per aver rivelato ai semplici i secreti trinitari 60 • L'opinione degli storici più corrente fissa la data dello storico ascolto al 24 (o al 23) febbraio, perché in tempi moderni nella sud– detta festa di s. Mattia (o nella vigilia) si legge il brano pertinente di Mt. 10, 1-9. Non è possibile contestare che i brani evangelici trascritti nel– I' Evangeliarium fossero quegli stessi che egli era uso sentire leggere dal sacerdote, quando ascoltava la messa; fra Leone li copiò dai messali in dotazione agli eremi francescani o in altre chiese. Non si può svalutare un argomento psicologico: quel brano era certamente rimasto scolpito nell'animo di Francesco, come un ca– risma, come una rivelazione; non poteva quindi registrarlo nel suo breviario in giorno diverso da quello del memorabile ascolto 61 • E se ne ricordò commosso all'approssimarsi della morte: si fece portare alla Porziuncola, perché voleva finire la sua vita là dove aveva per– fettamente conosciuto la via della verità 62 • Questo dato dell'Evangeliario di s. Francesco stabilisce, quindi, 58 « Bcalus Franciscus acquisivit hoc breviarium sociis suis fratri Angelo et fratri Leoni, eoquc tempore sanitatis suae voluit dicere semper officium sicut in regula continetur. Et tempore infirmitatis suae, cum non poterat dicere, voluit audire. Et hoc continuavit dum vixit. Fecit etiam scribi hoc evangelistare, ut eo die quo non posset audire missam occasione infirmitatis ve! alio aliquo manifesto impedimento, faciebat sibi legi evangelium, quod eo die dicebatur in ccclesia in missa. Et hoc continuavit usque ad obitum suum ». 59 [f.52v] In [festo] s. Lucae evangelistae. Evangelium secundwn Lucam. In ilio tempore. Designavit Dominus et alios septuaginta duos... in vos regnum Dei » (Le. 10, 1-9). oo [f.49] In [festo] sancti Mathiae apostoli. Evangelium secundu,n Matheum. In illo tempore. Respondens Iehsus dixit: Confiteor tibi, domine Pater... » (Mt. 11, 25-30). 01 Nè ci pare logico che s. Francesco abbia omesso di far trascrivere (e, in caso di costume liturgico contemporaneamente diverso, di preferire e scegliere) il testo di s. Mat– teo, che messali posteriori assegnano alla festa di s. Mattia 24 febbraio, se l'avesse ascoltato in tal giorno, soprattutto in quell'anno decisivo per la sua personalissima vocazione evangelica. e2 J Ce/ n.108 : Anal.Franc. X, 84: « Volebat enim ibi anirnam reddere Deo, ubi, sicut dictum est, primo perfecte viam veritatis agnovit ».

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