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84 ILARINO DA MILANO prima e principale regola della religione cristiana, ossia del Vangelo,– che è la sorgente e il principio di tutte le altre regole » 39 • Infatti, nel Liber sententiarum, le citazioni scritturali sono, per una buona metà, tratte dai Vangeli; questi risultano essere la fonte da cui derivano gli insegnamenti di s. Stefano, mentre la letteratura patristica e quella monastica figurano scarsamente, ad eccezione, forse, di accordi con Gregorio Magno 40 • Con un'abile applicazione filologico-evangelica la Vita afferma che s. Stefano avrebbe potuto chiamarsi anche « canonico », pur non essendolo giuridicamente, perché anch'egli seguiva una norma (= canon), una regola, che lo faceva regularis, e, cioè, osservava con tutte le sue forze quella del Vangelo « caput omnium regularum » 41 • Questa insistenza di s. Stefano e della sua letteratura nell'ap– pellarsi al Vangelo, al di là e al di sopra d'ogni esperienza e siste– mazione monastica, sia pure di valore classico, s'esprime con la me– desima convinzione, calore e anche con una coincidenza di formu– lazioni, che anticipano gli stessi sentimenti e propositi del Poverello d'Assisi. La difesa della propria autonomia evangelica dalla legislazione monastica tradizionale, soprattutto in merito alla povertà, concorda con la rivendicazione alla libertà della ispirazione personale da parte di s. Francesco, « che era ministro del Vangelo nella fede e nella verità » 42 ; alle pressioni degli esperti nella sistemazione giuridica ed istituzionale dei movimenti religiosi rispondeva con la stessa dialet– tica del fondatore di Grandmont: « Fratelli miei, fratelli miei, il Signore mi ha chiamato a seguire la strada della semplicità e dell'umiltà, e questa strada l'ha mostrata a me nella verità, quanto per me come per coloro che vogliono avere fiducia in me e imitarmi. Non voglio, perciò, che mi propo– niate altra regola, neppure quella di s. Benedetto, o di s. Agostino,. o di s. Bernardo, né altra via e forma di vita, che non sia quella che dal Signore mi è stata misericordiosamente mostrata e data » 43 • as « Christo igitur verae viti tanquam palmites adhaerentes, Evangelii eius praecepta, quantum - ipso donante - potcritis, adimplere curate, ut, quaerentibus cuius professionis, ve! cuius Regulae cuiusve ordinis vos esse dicatis, Christianae religionis primae ac prin– cipalis regulae, Evangelii scilicet, quod omnium regularum fans est atque principium, qua– lescunque vos observatores confiteri non erubescatis » (ivi, Prologus. : col. 1137-1138). 40 Cf. J. BECQUET, voce Étienne de Muret, in Dict.Spirit. IV, col. 1507-1510. 41 « Canonicus enim regularis interpretatur; et ipse iuxta Evangelii regulam, quae est caput omnium regularum, in quantum valebat, vivebat » (Vita, e.XXXVI : col. 1024 B-C). 42 1 Cel n.7 : ed. Anal.Franc. X, p.10: « ... quia necessaria erat omnino vacatio evange– lica in eo explenda, qui Evangelii erat minister in fide et veritate futurus ». 43 « Fratres mei, fratres mei, Deus vocavit me per viam simplicitatis et humilitatis, et hanc viam ostendit mihi in veritate pro me et pro illis, qui volunt mihi credere et me imitari. - Et ideo nolo quod nominetis mihi aliquam regulam, neque sancti Benedicti, neque·

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