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PREFRANCESCANESIMO NELL'EVANGELISMO DI S. STEFANO DI MURET? 85 Avvicinandosi alla morte, riserva, come s. Stefano, le ultime e piu care consegne al tema della poverta e del Vangelo: « Prolungo il discorso sulla necessita di conservare la pazienza e custodire la poverta, dando il primo posto al Vangelo sopra tutti gli altri istituti » 44 • Giustamente il compianto p. L. Oliger, nell'edizione prlncipe del testo della Regola bollata del 1223, pone il Prologus soprarriferito della Regula di Grandmont come riscontro parafrasato dell' aper– tura della regola francescana: « La regola e vita dei frati minori e questa, di osservare, cioe, il Vangelo del nostro Signare Gesu Cri– sto » 45 • Il p. A. Quaglia, nell'intento di comprovare l'indipendenza della regala francescana da quelle di altri istituti, e la sua originalita, stabilisce un confronto tra la legislazione di s. Francesco e la disci– plina dei Cluniacensi, Cistercensi, Premostratensi e altri movimenti spirituali; l'evangelismo di s. Stefano di Muret con la sua sistema– zione nell'Ordine di Grandmont viene fugacemente ricordato in una nota 46 • Eppure nella dinamica evangelica e pauperistica che som– muove la spiritualita riformistica dei sec. XI e XII, la concezione e l'esperienza degli eremiti guidati da s. Stefano segnano la sua attua– zione piu esplicita, massimalista e convinta nel mondo monastico e nelle sue diverse manifestazioni. La tematica della conformita alle molteplici norme del Vangelo e comune agli Ordini religiosi, che trovano nell'uno o l'altro precetto, consiglio, massima, personaggio, episodio, atteggiamento ecc. un esempio e una convalida di parti– colari aspetti e indirizzi della propria disciplina comunitaria. Lo· stesso principio fondamentale della vita regalare in comune e pro– grammato sullo stampo evangelico e apostolico della Chiesa primi– tiva17. sancti Augustini, neque sancti Bernardi, nec aliquan1 vimn et formain vivendi, praeter illam: quae mihi a Domino cst ostensa misericorditcr et donata » (Speculum perf., c.68, n.5-6 : ed. P. Sabatier, I, Manchester 1928, 196). 44 « Fecit enim fratres omnes assistentes ibídem ad se vocari, et verbis consolatoriis, eos pro sua marte demulcens, paterno affectu ad divinum est hortatus amorem. De paticntia et paupertate servanda sermonem protraxit, caeteris institutis sanctum Evangelium antepo– nens ,, (2 Cel n.216 : Anal. Franc. X, p.254; cf. supra note 36 e 39). 45 L. ÜLIGER, O.F.M., S. Francisci Regula anni 1223 fontibus locisque parallelis illustrata,. Roma 1950 (estratto da: L. ÜLIGER, Expositio quatuor magislrorum super Regulam Fratrwn Minorum [1241-1242], Romae 1950), 11 n.1: « Regula et vita fratrum minorum haec est, sci– Jicet Domini nostri Iesu Christi sanctum Evangelium observare... ». 1e A. QuAGLIA, O.F.M., L'originalita della Regala Francescana, Sassoferrato 21959, 139' nota 7. 47 Cf. lLARINO DA MILANO, O.F.M.Cap., La spiritualita evangelica anteriore a s. France– sco, in Quaderni di spiritualita francescana. 6: Il Vangelo e la spiritualita francescana, Assisi– S. Maria degli Angeli 1963, 34-70; J. LECLERCQ- F. VANDENBROUCKE - L. BOUYER, La spiritualité du– moyen iÍ.ge, 123-344.
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