BCCCAP00000000000000000000820

SPIRITUS ORATIONÍS 273 nis apicem perducere intendit, ex toto tractatu abunde patet, ma– xime ex eis, quae pulcherrime disserit de diversis animi motibus excitandis, scilicet de amore, de proposito emendationis, de obla– tione sui, de rogatione, de laude, de gratiarum actione. Cum ver– bi gratia de amore tractat, haec egregie ait : << L' amore e . . . una certa inclinazione e desiderio che abbiamo di unirci aquel che amiamo, dalla quale verso di luí ci sentiamo portati. E se ella e ardente, non ci pare di poter star bene se non essendo a quello uniti; perche l'u~ nione del cuore, che gia e falta per tal amore, brama che tutto il re– sto segua e di tutt'insieme si faccia una perfetta e totale unione. E questo mirabilmente avviene amando noi Iddio, il quale e il vero centro d'ogni ragionevole creatura, non permette che cosa alcuna rimanga addietro, ma vuole con tullo cío che abbiamo da entrare e penetrare in Dio, perche non trova riposo altrove. Anzi perche il cuore istesso non puo cost pienamente, come brama entrare in Dio e tutto trasformarsi, accio sía l'unione maggiore, arde di piu cocente fuoco di maggiormente unirsi. E quando piil s'accosta, tanto piu velocemente e con ardore si muove a questo suo spirituale cen– tro; e perche e lo spazio infinito, talche mai all'ultimo termine si arriva, l' amore non e mai sazio, ne questa ínclinazione cessa mai di spingersi avanti e d' accendere ognora in noi fiamme di desiderio >> 1 • Aliud huius temporis opusculum inscribitur Specchio d'Ora– zione, (Venetia, 1564), et auctorem habet B e r n ar di n u m a B a 1b ano . Invenitur ibi haec pulchra contemplativae orationis definitio : << La contemplazione • e un dolce sentire e gusto suavis– simo delle divine ricchezze, quando l' anima purgata e falta calda per la lettione di dentro e sacra meditazione, levata su in alto, fuori di questi transitorii pensieri per la frequente e devota orázione, ras– serenata e posta in tranquillo, ·con mirabil sentimento de gli di– vini misterii, gusta la suprema bonta >> 2 • Agendo deinde de modo attingendae huius felicis orationis gratiae ait : << Et perche questa la dona il Signare quando e come gli piace a quelli che sono d' anime purissime e alla devota orationc assai esercitate, quasi come una mercede di essa oratione, per piu infiammargli, per tanto non bisogna di lei ragionar molto : ma · ci dobbiamo sforzare essere all'oratione solleciti, alla lettione di dentro studiosi e alla sacra meditazione ferventi e produr gli atti di ciascuna 1 MATTIA DA SALO, op. cit., p. 65. 3 BERNARDINO DA BALBANO, op. cit., c. 72.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz