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20. / discepoli di P. Paolo . - 21. Legislazione della Confratemita della Disci– plina. - 22. P. Paolo parte definitiMmente da Chioggia. - 23. Luogo e cir– costanze della sua marte. - 24. Cor:clusíone della prima parte. 20. - Tutto questo si fece f'anno del morbo MDXXVIII, dopo molti anni che'! prédetto F. Paulo vestisse in Chioggia lo habito di S. Francesco nel modo che andate vestiti voi Padri Capuccini, havendo egli gia avanti nella Marca in diverni luoghi dato principio alla 11 vostra Congregatione t, et ricolto del seme sparso assai buon frutto. Et mentre si facevano queste cose nella citta, il buon Padre F. Paulo in que! tempo pestifero con grande pericolo della sua vita, si posse nei luoghi dove si ritrovava con suoi compagni a s:ervire con gran pieta et charita a gli ammalati di peste in ogni loro bisogno. La onde, _ essendo passata tale influentia et essendo in uno luogo j i quel paese sopravvissuto un gio– vane al quale erano morti dalla peste il padre et la madre et era re– stato povero et senza altri parenti, mosso il buon réligioso a cornpas– sione di lui, accio non capitasse m:ile, gli addimando prima se gli pia– ceva di fare quella vita che lui face va. Del che contentatosi il giovane, anzi havendo pregato il dettó Padre che havesse compassione di_ lui, allegramente lo tolse appresso di se et lo vesti del suo habito et li pose nome Frate Andrea. Onde dapoi, menandolo seco tra gl'altri, non passo molti giorni che se ne ritorno a Chioggia. 21. - Essendo, adunque, ivi c.rrivato et havendo oltra ogni aspet– tatione ritrovato la chiesiuola di S. Salvatore fabricata di tavole, molto si rallegro et rendé infinite gratie a Dio, et con il detto F. Andrea et gli altri compagni che havea menato seco dalla Marca nel suo ritorno, tra i quali vi era uno che era zoppo et di 11 statura lungo et era strop– piato di una mano et si chiamava F. Pacefico, il quale dimoro in Chiog- _ gi:i, stando sQlo, mo_lto tempo dopo !'ultima partita di F. Paulo. Si misse a stanciare nella detta chiesiuola. Ma stando ivi in questo modo, dopo alquanti giorni delibero che si desse ad ogni modo principio a fabri– carla di muro. La onde accioché si incominciasse, con i suoi compagni et altri fratelli della Disciplina andava per Ja citta con alcune sporte raccogliendo pietre, o nuove o vecchie che fussero, dove II ne ritrovava, et le portava alla detta chiesiuola. Né altro desiderava che di vedere i Secunda editio ad. : • et tra questo tempo ch'egli fu lontano dalla sua patria raccolto del seme sparso per inanti assai buon frutto, percioché mentre » .

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