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J. ZARLINÓ. oe ORIOINE .ORDINIS MINORUM CAPUCClNORUM nica, ne sentiva molti incommodi, i quali volontieri sopportava per !'amor di Dio. Hora, essendo uscito fuori vestitó al modo ch'io ho detto, molti di . quelli della dtta,i quali viveano allora con poco spirito, lo giudicarono al tutto pazzo et fuori di se. .Ma lui, non attendendo a cota! cosa, senza · punto smarirsi, prese il suo viaggio per terra verso il luogo, onde ello -havea disegnato di andare t. Et cosi si parH et vi ando con animo di incominciare prima in quelle parti a gettare il seme che dopoi, bagnato dalla celeste gratia, potesse dare et fare nella vigna del Signare iI frutto .in centuplo, dando principio ad una nuova Congregatione, onde dipoi hebbe in fatto iI suo effetto, percioché ne nacque la vostra. 10. - Essendo adunque ivi pervenuto, dopo che hebbe visitato la detta chiessa, d'indi si partl et prese il suo camino verso Perugia; la quale havendo veduto, 11 ando a Montefalco et a Camerino. Né Iascio II r. 9v di vedere Montefeltro, dove fa molto ben veduto et accarrezzato . Per– cioché, predicando ogni giorno hora in questo et hora in quell'altro luogo, secondo iI suo desiderio, vedea nascere que! frutto che desiderava che nascesse 2 • Et cosi ivi vide il nuovo principio della nuova Congrega- tione de voi Frati Capuccini, perché havendo rit.rováto alcuni, i quali inspirati da Dio si vestirono di quell'habito, che voi hora portate, non piit si scostarono da lui, ma perseverarono ne! santo proposito, nel quale haveano principiato 3 • t Cf. ÜIANGRISOSTOMO, op. cit., p. 23. 2 nascesse - havendo ritrovato]. Ita secunda editio hanc phrasin vertlt: « nascesse, .massimamente in Camerino, percioché havendo ritrovato •· 3 Secunda edltio hanc diffusam digressionem addit: • 11 perché in cota! modo vide il nuovo et grande principio della nuova Congregatlone de voi F. Capuccini. Quanto poi ch'egli dimorasse ltingamente nei sudetti Juoghi, o che vi an~ dasse per passaggio, da principio, quando mi posi a scrivere la presente In– formatione, non lo seppi fermamente, ma dopo!, l'anno del Signore 1582, per una lettera fatta sotto l'undecimo di d'agosto in Fabriano da M. Vincenzo Lori, amico mio carissimo, fui fatto certo di molte cose, et specialmente che'! nostro P. F. Paulo dimoro lungamente in una chiesiuola di S. Martino lontano da Cerreto lntorno un miglio, verso la montagna, come dalla copia d'una parte · 11 de[la sudetta lettera, si potra insieme con molte altre cose conosciute, la II p. 98 qua le . e questa: «A questi gior.ni , leggendo !'origine de Capuccini, opera di V. S.) vidi quanto gagliardamente difendeva la parte de F. Paulo da Chioggia capo et inveritore di detta Religione, et anche racconta in detta Opera che'I detto F. Paulo piit volte stesse in queste nostre parti della Marca. Ma, per quanto si vede, V. S. MONUMllNTA, VOL. 1 32

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