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aneo da atcuni si teneva, che fusse stato el detto ·p. Matteo. II perché adducendolÍ molte ragioni in contrario et raccontandoli molti .particolari di F. Paulo in questa materia , hé sapendo sopra ció che rispondere, mi pregarnno ch'io dovessi far per ogni modo che quello ch'io sapea di questa cosa, fusse nota et venisse in luce, accíó potessero conoscere la verita. Alli quali promessi di fario volentieri, quando mi fusse stato · commodo dipoter satisfare al loro ·desiderio. Et tengo aneo per cer- 11 to che una fiata promettessi etiandio in particolare a V. P. R. 3. - La onde presi questa impresa tanto piít volentieri, quanto piu per ch'io havea veduto et letto alcune cose poste alla stampa (lt alcune scritte, che. narrava.no questo fatto , ma non come veramente e acca– duto. Ma perché piacque a Dio nostro $ignore ne gli anni passati di tribularci et castigarci (come beAe ciascuno si puó ricordare) dei nostri errori commessi contra la sua Maesta con una gravissima pestilentia; pero fú di bisogno ch'io attendesse ad altro che a questo fatto, per li travagli ch'io hebbi in particolare et aneo per non haver piu tosto po– tuto (dopoi fatto cotal pensiero) ritrovar alcuno che mi potesse piena– mente informare di alcuni fatti, i quali particolarmente desiderava sa– pere, come quelli che molto fanno al proposito per dimostrare iI vero di questa cosa ; essendo che gia erano passati molti anni, et molti co– noscenti et amici del detto F. Paulo, i quali minutamente sapevano le cose che al detto in vita eranci accadute, gia erano morti. Onde _pitt presto . non ho potuto satisfare et pagare il debito promesso. Ma hora , che, per.Ia gratia di Dio nostro Signare, sono passati i romori et peri– coli et si vive senza timore alcuno di male contagioso, et havendo ha– vuto (oltra quello che mi ricordo II haver veduto con i proprij occhi in mía pueritia et piit oltra per molti anni in mia gioventu, et in parte mi · fu gia narrato da mio padre et dal mio avo paterno molte fiate, che · haveano veduto) tutto quello ch'io desiderava di cotal fatto. Et ritrovandomi primieramente molto debitore a Dio mio creatore, il quale si dimostra di continuo veramente mirabile nei suoi Santi 1, di poi alla patria nella quale son nato et educato et aneo a gli amici; et co– noscendo che, se in questa occasione lasciasse di narrar tutto quello che fedelmente conosco esser vero, io le farei ingiuria et in qualche parte v~rrei a defraudarla dell'honore che se le conviene, non ho voluta per cosa alcmia lasciare, quando ho havuto il tempo et mi s'e ·offerta l'occasione, di II satisfare a tutto quello che a V. P. R. et a molti amici II p. 95 gia havea promesso et era debitore. Pero, .volendo hora pagare il mio 1. Psal. LXVII (LXVIII), 36:

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