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184. ~ La pattenza dell'Occhino co' suoi compagniscommunicati piu venne a manifestare la perfettione di .questa nostra Congregatione, la quale e a guisa del ruare, che non tiene corpi morti, né cose im– monde, come rivelo Christo Giesu a S. Francesco t, et · il medesmo ha dimostro per sua clemenza al tempo nostro. E per fada sapere a 5 colui che non la sa, lecito mi pare il dispiegare tal cosa con queste righe, percioché ella e notabile e 1 d' importanza. Poco dopo la partenza di quel tristo, 11 benignissimo Salvator nostro si degno discuoprire questo medesimo ch' io ho toccato ch'egli . fece con S. Francesco per causa gia della Religione, et hora, per conto 10 di quella successa partlta del Siena, et in che preggio fusse nel suo cospetto questa povera Compagnia, avolta in tanti affanni. E questo egli rivelo ad un suo buon servo Frate Capuccino, facendo egli ora– tione nella selva del luogo nostro di .Montepulciano, e poi in quella del nostro monasterio di Fossambrone. E questo Padre havea nome 15 Fra Giovanni, et era di natione spagnuola ; il qual poi, mostrando il suo gran fervore e l'ardentissimo amore ch'egli portava · a Giesu Christo, sostenne per la sua fede il martirio da Turchl, insieme con un'altro Frate del medesimo nome, quale era da Troia di Puglia, di cui ragionai di sopra 2, 11 essendo amendue con lícenza et ubbidienza 20 del Padre Generale di que! tempo, ch'era i1 Padre Fra Francesco da . Jesi, andati a predicare a gli infideli la santissima fede nostra. A questo Fra Giovanni Spagnuolo 3 , . ch 'io dico, apparve esso proprio Giesu Christo, e fu nel 1543 a Montepulciano, et un'altra volta nel 1544, e fu, come s' e detto, a Fossambrone, e disseli ch'esso Fra Gio- 25 vanni dovesse riferire al Vicario nostro Generale che non si curasse punto della partita del Siena, né d'altri ch'andati fussero via, o che andar si volessero dalla Religione, quale esso Giesu Christo havea fatta. Aggiugnendo sua Maesta Divina, disse : In questa Riforma non ci voglio nissun Frate morto, e quantunque io aspetti per mia bonta so 17 verso Giesít, W, L, N 18 con] de, W · 19 Troglia, W 29 che sua, N 30 niun, W 1. Cf. Specu/um perfeclionis, c. 79, p. 152; Conformitates, AF, t. IV, p. 190, 436. 2 Vide supra, p. 288-290. a Cf. Bov. I, an. 1551, n. lll sq., p. 443 sq.

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