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nostre Historie e,Croniche) han fatto Hsomigllante. E hoi (per modo_ di dire) stlamo a mangiarci la paglia sotto a pi~di. Non cosl, Fia Ma– riano mio, non cosi si guadagha il cielo. , I soldati per 1' honor del mondo e fama loro, stentando con tnille disagi, per ubbidire a colui 5 che Ji cond't1ce, han .mos,trato e mostrano prodezze grandissime, non si curando di ponerci la vita ; e bene II spesso si sentono intrar j ca– vallieri ne duelli per sostentar I' honore, che alla fine non e aJtroiche' fumo et ombra. E noi voleino, senza mirar 1' honore e gloria di Christo, esser cosl vigliacchi e codardi a non voltar la faccia al ne- 10 mico, e· ponere per la fede di sua Divina Maesta la propria vita 1fo– .stra? Quale, ·per meglio dfre, e piu _dirittamente parlare, dovremmo por la vita sua ; percioché questa nostra e sua, hav.endone egli dato · l' e'ssere et ogni bene. Et a questo ci dovrebbono accendere non sola-, · mente le sue parole dette in mille latí delle Scritture Sante, ma il 15: proprio essempio suo. Egli era pur Dio; egli era pur Creatore, egli , era pur ,la Somma e Divina Maesta, e nondimeno venne per noi a farsi huomo et huomo passibile e mortale, volse patir disaggi tanti. E che ph:1 ? L' acerba mort: della croce. Perché dunque noi cosi · ti– nildi e cosi vili a non far atti generosi per lui ? Noi siamo qua, · 20 Fra Mariano mio, et havemo (si pub dire) la. piu bella occasione che porgere ci si posa di mostrarci coraggiosi soldati per.Christo e la volemo perdere. E perché?. Per vivere un poco piu in queste tenebre, in questa .miseria, in questa morte, che veramente misera morte e la vita humana. Non have1ho noi a lasciarla de qui a poco? Certo, si ; 25 perché morir conviene ad ognuno, che nasce mortale. Questa e una leggé prefissa a tutti i viventi ; non la perdono la morte al Figlíuol di Dio, che ancora a luí fece sentire i1 suo colpo. Dovendosi dunque . morire, non e meglioU por la vita per colui che ce l' ha data, e che e la .vita istessa ; anzi non poda, ma cangiarla in sempiterna vita? so II secreto del mio core e questo, Fra Mariano mio, e ti prego a tenerlo celato, .anzi a secondarlo. Sono qua, vicini (dir veramente si pub, perché questo e il vero) questi miseri e ciechi; Luterani ; gran merito, mercé :grande, tharita, certo grandissima saria ad aiutarli a co- í-2 e .Crouíche --'- dire), om. N '4 V prtus scrtpserat: stendando 9 cotardi, N 8 vo- lemo, om. W 11-12 dovre1i11110 por] ponere dovemo, W, L, N; s, dV scrlps/t per pro por vel poner 24 Certo si, om; N 25 ad· ognuno] ad ogni modo, V 28 por] poner, L et lnfra: ponerla'

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