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CONATUS UNIONIS CAPUCCINOS INTER . ET OBSERVANTES Ricominciarono-(torno a dire) i II nostri amici a far novella prova per .ottener di noi quel trionfo, che desiderato haveano longo tempo, e pensarono al presente di far quello che, se l'havessero fatto da prin– cipio, .agevolmente veniva ad haver effetto l'intento loro. 5 11 maggior. castigo (o almeno e uno de .maggiori), che Dio mandi nel peccatore, e il levargli il giuditio e far che l' intelletto non cono– sea _-ne discerner sappia iI bene dal male, e quello che e meglio da quello che _ e peggio. Per ben nostro (possiam dire) fµ che a quei tali in questa impresa tolse ·l' .intelletto, percioché, se al tempo suo haves- 10 sero havuto cervello, era cosi c~rta la vittoria in man loro del fatto nostro, com'era certa 1~ luce del sole nel mezo giorno. Gia io dissi che furono pregati a pigliar di noi Ja tutela i sopradetti amici ; iI che far non volsero si iL Protettore come aneo il Generale. Hora che vo– rebbono tal cosa, non la possono havere; ta'.lché esso Generale ben 15 poteva dir quello che profferse al fiume Aniene l'affricano Annibale, havendo persa la speranza di piit prender .Roma : Quand'io poteva . (diss'egli) non volsi, hor ch' io vorrei non posso 1. 172. ~ Tentarono gli amici, anzi fecero l' ultimo sforzo loro d'ot- , ternerlo, cioe d' haverne almeno sotto l'ombra loro, promettendo d'es- 20 serne buon Padri e soleciti e gagliardi diffensori. E dove e nata al presente tanta charita di voler essere fautori e padri di qtielli che pur dinanzi avampavano di desiderio a distruggerli, po- 11 nendovi ogni II f. 222v lor possanza ? Grande amor per certo e questo loro e gran zelo del- · 1' honor nostro; allegando ch~, non potendo star noi senza qualche 25 appoggio, che era piit nostro honore et aneo piit giusto che stessimo uniti con essi loro che sotto a Padri Conventuali.· Et a stabilire que– sto lor parere e voglia (possiam dire) senza freno, le facevano con ragioni intorno gagliardo fondamento ; e quantunque le ragioni non fussero vere, ma false, nondimeno haveano assai dell'apparente, e di 9 tolse] W ad.: Dio 15 Aniese, V 15 profferse - l'affricano] ·proferse al fiume; aviene che ('africano, N 16 pers·a¡ perduta, L, N. i Hanc Hannibalis sententiam invenire non potuimus neque apud Corne– lium Nepotem neque .in Historiarum Librls T. Livii patavini, qui bis de trans– itu fluminis Anienis loquitur. Cf. TITI LIVII PATAVINI, Opera quae exstant om– nia, t. lf, lib. XXVI, c. 11, p.131, Augustae Taurlnorum, 1825; t. VI, lib. XXX, c. 30, p. 63, ibld., 1826.

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