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89 gnore (p. 190, 418, 451), il monte visto da Daniele (p. 311), il tempio di Gerusalemme (p. 468-472), il monte visto da Michea (p. 451), il Tabernacolo (p. 40, 41, 174, 403, 491), l'Arca (p. II, 144, 146, 147, 21'8, 242, 416, 417, 440), la verga di Aronne (p. 146, 310), l'alberó della vita (p. 236), il giardino delle d 1 elizie (p. 59, 122, 391, 415), il giardino chiuso (p. 131, 195, 261, 591), l'urna d'oro (p. 191), il vello di Gedeone (p. 128, 424), il roveto di Mose (p. 11, 129, 209, 448), la nube nel deserto (p. 460), la nube di Elia (p. 460, 578), iI vaso pieno di manna (p. 128, 191, 549), l' Arca di Noe (p. 459), il trono di Salomone (p. 18, 457, 458), il Ietto di Salomone (p. 216, 427, 457, 580) ecc. III. La singolare missione di Maria nena sna reale attuazione La maternita di Maria - secondo la dottrina di S. Lorenzo da Brindisi - abbraccia sia il Creatore che le ereature. Abbiamo percio una doppia maternita di Maria: quella naturale, verso il Creatore e quella soprannaturale, verso le creature. 1. - La }ladre del Creatore S. Lorenzo da Brindisi offre elementi per un tratt~tello so– stanzialmente completo di Teotocologia. Espone infatti :rapida– mente gli errori, le prove e le incalcoJabili conseguenze della ma– ternita divina, e Je varíe questioni connesse con la medesima. l. - Gli errori. Egli rileva giustamente che il demonio non ha mai potuto .<e soffrire che Maria sia riconosciuta, creduta e' proclamata Theo– tocos, Madre di Dio, poiche questa fede schiaccia la sua testa)) (1). Pe:r questo « quali tempeste, quali funeste tragedie non ha susci- (1) Mariale, p. 235.

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